I valori del mercato italiano della sicurezza, stimati da Idc dal 2006 al 2009, compredono anche i servizi. In particolare, quelli che crescono di più in questo ambito sono i servizi di sicurezza gestita (Mss), per quest’anno previsti in espansione del …
I valori del mercato italiano della sicurezza, stimati da Idc dal 2006 al 2009, compredono anche i servizi. In particolare, quelli che crescono di più in questo ambito sono i servizi di sicurezza gestita (Mss), per quest’anno previsti in espansione del 33%. Sono ad esempio quei servizi erogati da un fornitore esterno per il controllo da remoto dello stato di aggiornamento degli antivirus o per diagnosticare e prevenire le nuove minacce e vulnerabilità delle reti aziendali.
In termini di entità degli investimenti effettuati dai diversi settori aziendali, e premettendo che l’It security si configura come una problematica molto orizzontale e allargata a tutti i tipi di organizzazioni, Idc conferma che negli ultimi anni banche e società di utility, come ad esempio le telecomunicazioni, sono state fra i big spender sul fronte della sicurezza. E ciò fondamentalmente a causa delle regole stringenti (norme sulla Business continuity, Basilea II e così via), che obbligano tali società a garantire determinate procedure, e anche per via del maggior impatto che un’interruzione del servizio produrrebbe sul loro conto economico.
In prospettiva, Elena Vaciago di Idc Italia osserva un incremento dei rischi per la sicurezza anche nel mondo delle applicazioni mobili, quindi dei vari telefoni cellulari, smartphone e Pda: «Il fatto che tali terminali utilizzino processori via via più potenti e che le reti trasportino sempre più dati, aumenta anche la possibilità che questi dispositivi vengano attaccati per rubare informazioni». Toccherà ai vendor saper fornire nuove soluzioni per queste e altre emergenti aree di insicurezza, in parte legate all’evoluzione tecnologica, attraverso prodotti specifici per i sistemi mobili.





