In questo periodo di segnali negativi una nota positiva ci arriva dall’Europa: l’industria italiana del software sta rafforzando il proprio calibro. Il dato lo si evince dall’edizione 2008 della classifica Truffle 100 Europe, realizzata dalla società d …
In questo periodo di segnali negativi una nota positiva ci arriva dall’Europa: l’industria italiana del software sta rafforzando il proprio calibro. Il dato lo si evince dall’edizione 2008 della classifica Truffle 100 Europe, realizzata dalla società di private equity Truffle Capital con l’aiuto delle associazioni di categoria nazionali delle aziende Ict europee sui dati del 2007, e presentata a Bruxelles con il supporto della commissaria europea per la Società dell’informazione, Viviane Reding. La classifica mette in fila le cento principali case produttrici di software in Europa in base al fatturato e agli investimenti in ricerca e sviluppo. In linea generale il fatturato globale del comparto software continentale nel 2007 è cresciuto di più del 10%, per oltre 29 miliardi di euro. Cresciute anche la forza lavoro, del 13,7% per un montante di 194.000 impiegati, e la ricerca e sviluppo, del 13%, per un totale di quasi 3,7 miliardi di euro. Nella top 100 le aziende It nazionali acquistano peso: da 7 che erano lo scorso anno (per un’incidenza sul totale del 2,9%) ora portano la compagine a 12, e valgono il 7,6% di un mercato europeo in cui giganteggia Sap. Le dodici impiegano oltre 32.000 persone, ricavano 1,86 miliardi di euro e investono in R&D 51 milioni di euro, il 2% del totale europeo.





