Marcegaglia: “Il credito priorità delle priorità”

L’intervento del presidente degli industriali alla presentazione del rapporto Assinform. Le richieste al governo

“Bisogna lavorare sul tema del credito”. Per Emma Marcegaglia, la presidente di Confindustria intervenuta ieri alla presentazione della 39° edizione del rapporto Assinform, questa è “la priorità delle priorità”.


Per questo gli industriali hanno avviato un dialogo continuo con l’Abi e il vertice delle grandi banche, lavorando anche a livello locale e di settore con un monitoraggio della situazione. Controllare però non basta e ora è giunto il momento che il governo “agli annunci faccia seguire i fatti”.


A Confindustria piace il sistema francese che prevede l’emissione di bond perpetui da parte delle banche e, su richiesta degli istituti di credito, la sottoscrizione di questi titoli da parte del Tesoro che non interverrebbe però nel capitale. “L’operazione però non deve andare a supporto solo della banche, ma essere vincolata a un aumento dei loro impieghi verso le imprese”. Oltre a questo gli industriali chiedono il potenziamento dei Confidi con il rifinanziamento di 650 milioni di euro del fondo di garanzia e hanno sollecitato a potenziare i Confidi anche Camere di commercio e Regioni.


A disposizione ci sono anche 13 miliardi di euro di fondi europei e italiani per la ricerca che non devono essere dispersi in mille rivoli ma concentrati su alcuni progetti, mentre “Insopportabile” viene definita la situazione per quanto riguarda il debito che la Pa ha nei confronti delle imprese che arriva a 60 miliardi di euro per l’intero sistema. Per questo appare necessaria una certificazione del credito, la definizione di una data di pagamento e linee aggiuntive che permettano alle imprese di scontare questi crediti per i quali si può aspettare fino a 600 giorni.


Aumentare con la leva fiscale chi aumenta il patrimonio dell’azienda (la detassazione degli utili reinvestiti) è un’altra delle richieste degli industriali che puntano a un rifinanziamento degli ammortizzatori sociali, sostegno al credito per le famiglie e i redditi più bassi e alla riduzione dell’Irap favorendo dal punto di vista fiscale chi investe in ricerca e sviluppo.


“Alcuni dei fondi annunciati dal governo nel maxi piano da 80 miliardi avrebbero già dovuto essere avviati nel 2007 ma sono fermi” ha concluso Marcegaglia secondo la quale servono provvedimenti chiari e veloci.

“Sappiamo che i soldi sono pochi che l’equilibrio di bilancio è un obiettivo importante, ma la crisi è grave e profonda e crediamo che quello di cui si parla oggi da parte del governo non sia sufficiente”.

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