La sfida più grande per chi assembla soluzioni è creare valore, adattando i prodotti alle esigenze del mercato locale e differenziando l’offerta da quella standardizzata dei grandi vendor. Per l’assemblatore romano Ergo che la …
La sfida più grande per chi assembla soluzioni è creare valore, adattando i prodotti alle esigenze del mercato locale e differenziando l’offerta da quella standardizzata dei grandi vendor. Per l’assemblatore romano Ergo che lavora su commessa, ma non disdegna il consumer, la scelta vincente è puntare sul “made in Italy” e sulla creatività.
«È in questa direzione che abbiamo orientato la nostra ricerca – spiega Rinaldo Santoro, responsabile marketing di Ergo – per arrivare alla produzione di notebook esteticamente accattivanti, mediante la personalizzazione delle cover».
Attraverso concorsi a premi Ergo ha ottenuto visibilità e raccolto disegni originali da una community che è poi incentivata da royalty sui prodotti venduti.
«La creatività permette di creare valore – prosegue Santoro -, l’ho scoperto negli anni ’90 quando si portavano pc di metallo pieni di fili presso i notai con le scrivanie a zampa di leone». Non c’è solo l’estetica: «Abbiamo clienti che hanno acquistato flotte di portatili con il loro marchio sulla cover per fare brand awareness con i clienti». Un altro campo in cui Ergo ha individuato nuove opportunità è la domotica.
«Abbiamo concluso il progetto per la realizzazione di un server “da casa” per migliorare qualità della vita, attraverso funzioni di sicurezza, comfort ed entertainment».
L’unità sarà pronta nel 2009, avrà comandi vocali e sensori/attuatori per controllare l’esterno e l’interno della casa in affiancamento a soluzioni It e d’interfaccia per anziani e disabili. Il rapporto con i fornitori?
Per Ergo Intel è attenta alle necessità di integratori e assemblatori: «Sono scesi dal piedistallo – commenta Santoro -, sanno seguirci e supportarci da vicino. Con loro abbiamo un buon rapporto anche se segmentano moltissimo il mercato e partoriscono soluzioni che è impegnativo seguire. Con Amd abbiamo rapporti unicamente per la fascia server, dove lavoriamo anche con Supermicro. Anche qui ci troviamo bene, la partnership ci permette di produrre server competitivi sia per partecipare alle commesse pubbliche sia per le Pmi. La cosa più importante, comunque, è veder riconosciuta la dignità di compratori e di persone, non di numeri a cui si appioppa un valore di fatturato»





