Con Vmware Infrastructure la banca romana ha virtualizzato il data center con un investimento destinato a ripagarsi in sette mesi.
Banca Agrileasing, società del Credito Cooperativo di soluzioni finanziarie per gli investimenti delle piccole e medie imprese e agli artigiani, ha virtualizzato gran parte dei server aziendali in tre mesi. Da 100 server fisici è passata a 13 macchine, che gestiscono un centinaio circa di macchine virtuali.
La sicurezza è stata l’obiettivo che ha inizialmento mosso il progetto guidato dall’It manager Banca Agrileasing, Claudio Braglia, sviluppare un piano specifico per il disaster recovery, in virtù del quale i dati potessero essere protetti con un’adeguata politica di backup, rimanendo comunque accessibili da tutte le filiali in tempo reale.
Data la dinamicità e flessibilità del progetto, il numero di macchine coinvolte cambia e si modifica ogni mese, sulla base di necessità aziendali e dei carichi di lavoro. Tutte le più importanti applicazioni sono state virtualizzate: application server, mail server, print server, Mom server, workflow server. In caso di disastro, le risorse saranno nuovamente a disposizione in poche ore, a differenza dei giorni che sarebbero necessari per un disaster recovery fisico.
L’obiettivo del progetto è stato raggiunto con l’implementazione di Vmware Infrastructure e con il supporto di Computer Design, system integrator specializzato. Il Tco è stato sensibilmente ridotto, e verrà dimezzato nel giro di 3 anni, con un risparmio stimato in 400mila euro, ai quali si aggiungeranno risparmi indiretti pari a 72mila euro circa; il Roi previsto è del 444%, per un investimento iniziale che si ripagherà in soli 7 mesi.
I vantaggi raggiungibili da Banca Agrileasing contemplano anche il risparmio energetico. A livello di alimentazione, si stima una contrazione dei consumi di oltre 28.000 kWh, mentre altri 35.000 kWh saranno risparmiati grazie alle più ridotte necessità di condizionamento.





