La situazione del mercato spinge l’azienda a orientarsi verso una diversificazione dell’offerta e dei canali, smarcandosi dalla connotazione di distributore di componentistic
Ottobre 2008
La crisi dei consumi di massa bussa anche alle porte dell’It. Un segnale che Giambattista Brevi, presidente dell’omonima azienda distributrice, coglie, in previsione, però, di un miglioramento nel prossimo futuro, vista l’intenzione del distributore bergamasco di aumentare il proprio impegno verso la Grande distribuzione.
«A oggi il nostro giro d’affari verso la Gd rappresenta il 6-7%, ma l’obiettivo è di arrivare almeno al 15% – dichiara il presidente di Brevi -. Un settore che attualmente annovera tra i nostri clienti insegne come Euronics, Carrefour, Fnac e Darty e che sta, via via, prendendo il posto che prima, nei nostri interessi, era occupato dalla subdistribuzione».
E il resto?
«Il rimanente è rappresentato dal classico canale dei dealer, con una media di 5.000 clienti al mese, forniti principalmente attraverso i nostri 23 cash&carry, responsabili di oltre i due terzi del fatturato». Un bilanciamento del giro d’affari su più canali è,. quindi, la risposta di Brevi alle difficoltà, o alla semplice evoluzione, del mercato Ict.
Cambia l’offerta, a partire dall’area notebook, che nel 2007 contribuiva per il 25% al fatturato e oggi è al 30%, con un ritmo di circa 10.000 portatili al mese, a scapito dei desktop e della componentistica, un tempo cavalli di battaglia del distributore.
«Qualche anno fa la componentistica rappresentava tra il 70 e l’80% del fatturato – ricorda Brevi -. Oggi ne vale il 30%, a causa del successo dei notebook che ha penalizzato gli assemblatori, i quali si devono confrontare con brand dai prezzi sempre più aggressivi».
E allora si punta sulla varietà dell’offerta, senza “sposare” nessun brand in particolare – come sottolinea Brevi – e sui servizi che tendono a velocizzare l’acquisto, come l’online. «Dal nostro sito – conclude – passa il 70% degli ordini, con una media di circa 2.500 accessi al giorno, per circa 1.000 ordiniquotidiani»





