La formazione rappresenta un aspetto molto importante soprattutto in un settore come quello Ict, in cui la conoscenza delle tecnologie e del loro supporto al business rappresenta un fattore critico di successo. Nonostante ciò, come già rilevato nel pas …
La formazione rappresenta un aspetto molto importante soprattutto in un settore come quello Ict, in cui la conoscenza delle tecnologie e del loro supporto al business rappresenta un fattore critico di successo.
Nonostante ciò, come già rilevato nel passato recente, le risposte fornite dal panel non sembrano andare in questa direzione, anche se rispetto alla scorsa edizione dell’indagine, la percentuale che ha partecipato a corsi di formazione risulta lievemente aumentata (71,2% contro il 69,4%).
Solo il 37,5% delle risposte si riferisce, comunque, ad attività dell’ultimo anno e ben il 28,6% non ha mai seguito corsi specifici per l’attuale posizione lavorativa.
Sono le risorse delle aziende Ict a indicare, negli scorsi dodici mesi, una frequenza lievemente superiore alla media generale. Tuttavia, è proprio in questa tipologia di impresa che si riscontra la maggiore percentuale di persone che non ha mai partecipato a training. Il comparto pare, quindi, più incline al metodo autodidattico o, comunque, a recepire le innovazioni tecnologiche autonomamente, anche in termini di loro applicazione.
A livello generale, comunque, la formazione riguarda in prevalenza risorse giovani, indicativamente con meno di 40 anni, e donne, per le quali costituisce un fenomeno recente.
Il fatto che siano le risorse più giovani a seguire con maggiore frequenza corsi preparatori trova riscontro anche nell’analisi per area aziendale. Sono, infatti, gli ambiti tecnici a investire maggiormente in formazione. Per i system integrator, ad esempio, l’incidenza nell’ultimo anno risulta pari al 66,7%, per le figure di solution pre-sales, 56,3%; security manager, 50%; specialisti, progettisti di sistemi e reti, 43,3%; sviluppatori software, 41,7%.
Tuttavia, anche ruoli impegnati in attività di direzione e gestione, commerciali e di marketing seguono periodicamente corsi specifici per la loro posizione professionale. È il caso dei product manager (46,7%), dei Cio (44,4%), dei responsabili di divisione (43,5%), dei marketing manager (43,5%) e dei responsabili amministrativi/Cfo (42,9%).
Per i Chief information officer, in particolare, la percentuale supera quella che caratterizza i responsabili sistemi informativi/Edp manager (44,4% contro 35%). Nel confronto de primi, infatti, oltre alle tematiche tecniche rivestono particolare importanza anche gli aspetti relativi all’impatto che le tecnologie Ict esercitano sul business e questo genera, senza dubbio, una maggiore esigenza di training.
Nella maggioranza dei casi, prevale la modalità tradizionale, ovvero in aula (65,1% dei corsi tecnici nell’ultimo anno e 40,8% per aspetti manageriali). La formazione a distanza è, invece, stata dichiarata da un numero inferiore di persone; anche in questo caso, prevalgono gli aspetti di tecnico (22,2%).
Le risorse del panel utilizzano anche altri strumenti per mantenersi aggiornate. Le rilevazioni non differiscono in modo sostanziale dalle conclusioni cui si è giunti in occasione della scorsa edizione dell’indagine. Con l’88,6% delle citazioni, Internet si conferma il canale preferenziale per accedere a informazioni, notizie, dati a supporto delle attività lavorative.
Un peso lievemente superiore rispetto a un anno fa (67,8% contro 62,1%) è assunto dall’autoformazione. Al crescere della dimestichezza con le nuove tecnologie Ict, infatti, diventa più facile per le risorse comprenderne, in autonomia, le caratteristiche principali, le funzionalità, le possibilità di utilizzo e i campi di applicazione.
La lettura della stampa specializzata e di newsletter riguarda risorse che si collocano, nella maggioranza dei casi, nelle aree di direzione e gestione e, nella fascia di età superiore ai 50 anni, che tendono a privilegiare la carta stampata e, dato il poco tempo a disposizione, preferiscono la consultazione di fonti specializzate sugli argomenti di specifico interesse.
Analogamente, la partecipazione a convegni/seminari e fiere/mostre riguarda in prevalenza le risorse con ruoli di direzione e gestione e, in misura inferiore, di tipo commerciale. Questi strumenti, oltre a fornire informazioni preziose per le mansioni lavorative, offrono la possibilità di costruire network di conoscenze e di raccogliere opportunità commerciali.
Il training on the job, citato dal 30,7%, riguarda in prevalenza le risorse più giovani impiegate non solo nelle aree tecniche ma anche di consulenza.
Complessivamente, circa il 70% del panel dedica ad attività di training più di sei giornate all’anno: di queste, la maggioranza supera le 10.
L’impegno in ambito formativo, soprattutto per quanto riguarda la partecipazione a corsi tenuti da terze parti, genera nel 63,4% dei casi il conseguimento di attestati di certificazione che si dimostrano molto utili, nella maggioranza delle situazioni, ai fini della carriera lavorativa.





