Advanced Micro Devices ha evitato il contagio di influenza "europe" che sembra aver colpito i mercati finanziari pubblicando un bilancio leggermente più roseo di quanto avevano previsto gli analisti di Wall Street. L’utile netto di Amd …
Advanced Micro Devices ha evitato il contagio di influenza "europe"
che sembra aver colpito i mercati finanziari pubblicando un bilancio
leggermente più roseo di quanto avevano previsto gli analisti di Wall
Street. L’utile netto di Amd per il terzo trimestre è di 219 milioni
di dollari, 64 centesimi per azione, vale a dire 2 centesimi in più
delle aspettative. Mettendo in bilancio le plusvalenze straordinarie,
il dividendo arriva addirittura a 1 dollaro e 18 centesimi. Il volume
di affari si è attestato sul miliardo e 210 milioni di dollari. Amd
dichiara vendite di oltre 3,6 milioni di pezzi di processori Duron e
Athlon, in linea con gli obiettivi prefissati. Ma nonostante tutto,
l’azienda ammette che quello appena trascorso è stato un trimestre
più duro del previsto. E anche per il quarto sono attese difficoltà.
Le vendite del chip Duron, versione a basso costo degl Athlon, sembra
destinata a rallentare a causa della scarsità di chipset economici
che lo accompagnino. Secondo Jerry Sanders, amministratore delegato
di Amd, le vendite unitarie saranno inferiori rispetto alle capacità
produttive. Anche Athlon dovrebbe andare incontro a un periodo di
stanca, soprattutto per la mancata concretizzazione dei piani, da
parte di Ibm, Hp e Compaq, di servirsi di questo processore per le
rispettive linee di prodotti desktop aziendali. Gli utenti business,
infatti, stanno acquistando poche macchine. Così anche le versioni di
Athlon per sistemi server e notebook – dai nomi in codice di Mustang,
Palomito e Morgan – vengono rimandate dal quarto trimestre 2000 ai
primi del prossimo anno.





