Forrester Research ha evidentemente deciso di assumersi il ruolo di avvocato del diavolo verso gli sviluppi della new economy. Dopo aver espresso previsioni pessimistiche sul successo delle start up e sull’evoluzione x-link dell’e-commerce; 014; A; 08- …
Forrester Research ha evidentemente deciso di assumersi il ruolo di
avvocato del diavolo verso gli sviluppi della new economy. Dopo aver
espresso previsioni pessimistiche sul successo delle start up e
sull’evoluzione
x-link
dell’e-commerce; 014; A; 08-03-2000
x-fine-link
, ora l’istituto di ricerca ha affrontato il tema del mobile
commerce, nell’ultimo studio "Driving retail with devices". Sono
stati intervistati quaranta operatori on line in Europa e, fra
questi, il 75% ha dichiarato di aver già sviluppato una versione Wap
del proprio sito (e il 50% via ha gii realizzato vendite), ma solo il
13% ha fatto altrettanto per i Pda. Per gli sviluppi Wap, si arriverà
al 100% del campione entro il 2002. Tuttavia, solo il 45% ha
affermato che la piattaforma per acquisti via Wap ha raggiunto o
superato le previsioni iniziali.
I limiti legati alla vendita su terminali non pc sono soprattutto di
natura tecnica: per il 60% degli intervistati, infatti, la tecnologia
non è pronta e per il 43% il livello di sicurezza è insufficiente.
Malgrado l’esito poco incoraggiante, però, il 73% delle aziende ha
progetti inquadrati in strategie di lungo periodo, iniziate dalle
proprie direzione generali. I budget legati al Wap, tuttavia, sono
ancora modesti, ossia circa 270 milioni di lire, contro i 3,8
miliardi per un progetto Web.
A partire da questi primi risultati, Forrester Research ha valutato
che il giro d’affari dell’m-commerce a partire da dispositivi Wap
rappresenterà unicamente il 3% del valore complessivo del commercio
elettronico nel 2004. Nella maggior parte dei casi, questi acquisti
saranno fatti in bae a necessità e contingenze dell’ultimo minuto,
con i viaggi destinati a rappresentare il 64% di un giro d’affari
valutato a 34 milioni di dollari nel 2004. Nella lista, seguono i
fiori e l’acquisto di biglietti.
L’istituto di ricerca, dunque, consiglia ai commercianti on line di
creare da oggi una strategia di presenza che permetterà loro di
beneficiare senza grossi sforzi della debole esplosione a medio
termine dell’m-commerce. Chi vorrà spingersi oltre, dovrà
preoccuparsi di farsi promozione sui portali mobile esistenti (con
sponsorizzazioni e simili) e creare un legame privilegiato fra sé e i
"Wapnauti", attraverso buoni sconto, guide informative o tabelle
comparative di prezzi. Infine, l’opera di fidelizzazione passerà per
la creazione di allarmi personalizzati, a partire dagli acquisti
effettuati dai clienti mobili.
Fino al 2005, secondo Forrester Research, il pc sarà nettamente il
dispositivo preferito per gli acquisti on line, con l’80% del giro
d’affari (il 93% come punta massima per i beni alimentari).





