Il fenomeno dei mini-notebook

I piccoli portatili con schermo inferiore a 10 pollici incontrano i favori del mercato: 5,2 milioni le unità previste nel 2008 e 8 milioni nel 2009. E nel 2012 si parla di 50 milioni di pezzi a livello mondiale.

Per il 2008 la previsione è di 5,2 milioni di pezzi. Per poi arrivare a 8 nel 2009 e a ben 50 milioni nel 2012.

Stiamo parlando dei mini-notebook, che Gartner identifica come quei dispositivi con schermo da 5 a 10 pollici e in grado di far girare un sistema operativo client (Linux o Windows). Giusto per capirci, non rientrano in questa categoria, i cosiddetti MID (Mobile Internet Devices) che la società di ricerca classifica come prodotti di mobile computing con display da 3 fino a 5 pollici.

Secondo la società di ricerca, la diffusione di questi sistemi sarà nel corso dei prossimi anni dirompente, guidata principalmente dal mondo consumer che si accaparrerà il 70% delle vendite.

Gli analisti spiegano che i mini-notebook riscontrano i favori di chi cerca un prodotto dalle piccole dimensioni e leggero, economico, facile da usare e sufficientemente potente per le operazioni di base quale l’e-mail, la navigazione su Internet, l’instant messaging, la condivisione di foto e contenuti. Potenziali acquirenti possono essere anche gli utenti business che cercano un secondo o un terzo PC da portare sempre con sé.

Per adesso Gartner non si aspetta che i mini-notebook possano impattare sulle vendite dei portatili “classici”, perché il gap in termini di funzionalità e performance è tuttora significativo. Cionondimeno, la società ritiene che dal 2010 ci potranno essere dei fenomeni di cannibalizzazione su alcuni modelli di fascia bassa, il che porrà dei problemi ai vendor che dovranno diversificare i canali di vendita e lavorare di fino sul posizionamento dei prodotti.

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