A partire dal secondo trimestre del 2001, Nokia inizierà a commercializzare i primi strumenti compatibili Gprs con la versione 6 del protocollo Ip. Quelli destinati alla rete Umts (con trasmissione di pacchetti a 2 Mbit/s), invece, saranno dispo …
A partire dal secondo trimestre del 2001, Nokia inizierà a
commercializzare i primi strumenti compatibili Gprs con la versione 6
del protocollo Ip. Quelli destinati alla rete Umts (con trasmissione
di pacchetti a 2 Mbit/s), invece, saranno disponibili solo all’inizio
del 2002. Per le future architetture di telecomunicazioni, il
costruttore finlandese proporrà nodi di routing verso la rete Ip
(Serving Gprs Support Node) e gateway verso le intranet (Gateway Gprs
Support Node). Secondo il direttore marketing di Nokia Networks,
"il passaggio all’Ip è una necessità nell’ottica
dell’uniformazione delle reti di telecomunicazioni".
Tre punti sembrano giustificare la migrazione verso Ip: l’aumento del
numero di indirizzi Ip allocabili, la differenziazione della qualità
del servizio e la sicurezza delle comunicazioni. L’attuale codifica
degli indirizzi Ip su 32 bit limita il loro numero a circa 4
miliardi, una cifra che presto non basterà più. Ipv6 interverrà sul
problema, alzando la codifica fino a 128 bit. Il nuovo protocollo è
anche capace di dare delle priorità per pacchetti di natura definita,
come quelli che veicolano voce o video. Infine, Ipv6 integra il
protocollo di sicurezza IpSec, elemento importante in vista delle
transazioni di commercio elettronico.
