Irpe : «Il mercato viene spinto anche dal basso»

«Rispetto a solo pochi anni fa, il mercato storage è più maturo, più attivo sul fronte della domanda – commenta Enrico Mirotti, responsabile commerciale di Irpe, un systems integrator lombardo operante soprattutto nel settore delle infrastrutture It -. …

«Rispetto a solo pochi anni fa, il mercato storage è più maturo, più attivo sul fronte della domanda – commenta Enrico Mirotti, responsabile commerciale di Irpe, un systems integrator lombardo operante soprattutto nel settore delle infrastrutture It -. Oggi non solo le grandi, ma anche le medie imprese guardano allo storage con uno sguardo più attento, più consapevoli dell’importanza raggiunta da queste soluzioni in ambito aziendale a causa dell’incremento del volume delle informazioni circolanti e delle esigenze di adeguarsi alle normative. In altre parole, i clienti da un lato sono più consapevoli delle loro necessità e dall’altro sono più informati sulle alternative disponibili. Non si accontentano più di soluzioni di basso profilo, ma sono in grado di valutare le offerte anche sulla base di parametri come la sicurezza e la flessibilità». È così che Mirotti spiega la crescita della spesa per lo storage dichiarata dai fornitori. Alla base di questa tendenza c’è senz’altro la riduzione dei costi delle soluzioni, che oggi sono una frazione di quello che erano solo 3 o 4 anni fa, ma, comunque, è indubbio, secondo Mirotti, che le aziende abbiano maturato una buona capacità di districarsi tra le varie voci dell’offerta tanto da saper scegliere tra San e Nas in funzione delle loro esigenze. Le medie aziende sono anche sensibili ai temi che i vendor dichiarano di attualità come il green It, l’uso efficiente dello spazio e il disaster recovery? «Sicuramente i clienti sono sempre più attenti all’uso efficiente degli spazi di storage – risponde Mirotti -. Non ho, invece, rilevato particolare attenzione alle problematiche di ecocompatibilità, nè al disaster recovery, una soluzione peraltro realizzabile solo da quelle aziende in grado di sopportare una notevole complessità organizzativa».

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