PowerProtect, il nuovo asse della cyber resilience secondo Dell Technologies

PowerProtect Dell

Dell rafforza la famiglia PowerProtect con una serie di aggiornamenti pensati per aumentare la cyber resilience delle aziende, migliorare la protezione dei dati e accelerare le operazioni di ripristino.

La crescita degli attacchi informatici e l’aumento della loro aggressività hanno reso la continuità dei dati una variabile che incide direttamente sul destino delle aziende. Con quasi l’80% delle organizzazioni che prevede un evento dirompente entro un anno, la priorità non è più soltanto difendersi, ma garantire un ritorno rapido alla normalità.

È in questo scenario che si colloca la nuova evoluzione della gamma Dell PowerProtect, costruita per accelerare i processi di protezione e ripristino e rafforzare la resilienza complessiva delle infrastrutture IT.

Il portafoglio unificato di Dell punta a un modello che copre edge, core e cloud, eliminando frammentazioni e semplificando il modo in cui i team IT gestiscono i livelli di sicurezza. L’obiettivo è ridurre il tempo di esposizione e rendere più prevedibile ogni fase del ciclo di vita del dato, dal backup alla risposta agli incidenti.

Il ruolo di Dell PowerProtect Data Manager nella resilienza moderna

PowerProtect Data Manager rappresenta il nucleo del nuovo approccio Dell. L’ultima release introduce un’integrazione nativa con Dell NativeEdge, che porta per la prima volta una protezione a livello di immagine specificamente progettata per i workload edge. È una risposta diretta alla crescente distribuzione delle applicazioni industriali e operative, spesso meno protette rispetto al data center tradizionale.

L’estensione della protezione all’ambiente Nutanix AHV tramite Prism Central elimina strumenti separati e permette una gestione coerente anche nelle architetture multi-hypervisor. A questo si aggiunge una nuova dashboard di analisi delle anomalie, pensata per trasformare i segnali di backup in indicatori utili a identificare comportamenti sospetti, riducendo i tempi di reazione a un potenziale attacco ransomware.

Completano il quadro i miglioramenti dell’archiviazione a oggetti, ora più estesa anche agli ambienti Microsoft Azure e alle piattaforme AIX, con un ciclo di vita dei dati più semplice da mantenere in infrastrutture ibride.

Data Manager Appliance, un modello integrato e più semplice

Per le aziende che preferiscono una distribuzione chiavi in mano, Dell introduce PowerProtect Data Manager Appliance. La logica è quella di un unico sistema integrato che centralizza le operazioni, riduce in modo significativo i costi di gestione e offre un punto di controllo unico per Data Manager e Data Domain. È un approccio che consolida i processi e riduce l’errore umano, rendendo più lineare la protezione dei dati in ambienti in crescita.

Backup Services, più flessibilità per workload ibridi e cloud

La componente SaaS del portafoglio, PowerProtect Backup Services, diventa più ampia e adatta alle architetture cloud-native. Il supporto ad Azure Blob Storage introduce una protezione agentless per i workload Microsoft Azure, mentre il nuovo add-on anti-ransomware estende le capacità di difesa anche ai contesti GovCloud, in cui i requisiti di sicurezza sono più restrittivi.

Data Domain OS, immutabilità e cloud più esteso

Il sistema operativo delle appliance Data Domain si arricchisce con Secure Snapshot per VTL, una funzione che garantisce l’immutabilità delle virtual tape library e protegge i backup da manomissioni o errori operativi. L’ampliamento del supporto cloud permette di consolidare i backup in Azure fino a 384 TB e di sfruttare le nuove istanze AWS per workload più pesanti, senza compromettere prestazioni ed efficienza.

Cyber Recovery e CyberSense, il livello decisivo in caso di attacco

La possibilità di ripristinare sistemi critici dopo un attacco distruttivo resta l’elemento centrale di qualsiasi strategia di cyber resilience. PowerProtect Cyber Recovery continua a operare come vault isolato e air-gapped, mentre gli aggiornamenti di CyberSense migliorano l’analisi dei dati conservati, con algoritmi che rilevano corruzioni o tentativi di sabotaggio.

La compatibilità con i backup HYCU amplia la copertura in ambienti eterogenei, mentre la gestione unificata di più Cyber Recovery tramite un singolo server CyberSense semplifica l’amministrazione e aiuta a distribuire meglio le risorse.

Un approccio coerente alla continuità dei dati

La nuova generazione PowerProtect conferma la direzione strategica di Dell: unire protezione, rilevazione e ripristino in un modello coerente, capace di reagire al ritmo delle minacce moderne. Le aziende lavorano in architetture ibride, distribuite e spesso multi-vendor. Serve una piattaforma che riduca complessità, aumenti la prevedibilità dei processi e garantisca che i dati – l’asset più fragile e più critico – restino sempre disponibili.

Con questo aggiornamento, Dell rafforza il proprio posizionamento nel mercato della cyber resilience e costruisce una base più solida per chi deve affrontare minacce sempre più veloci e sofisticate.

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