Il futuro del quantum computing potrebbe passare da Houston: HPE, insieme a sette partner globali, ha annunciato la nascita della Quantum Scaling Alliance, un’alleanza internazionale che mira a rendere il quantum computing finalmente scalabile, pratico e trasformativo per l’industria.
L’iniziativa, coordinata da Dr. Masoud Mohseni di HPE Labs e co-guidata da John Martinis, Premio Nobel 2025 e CTO di Qolab, riunisce alcuni dei principali attori della ricerca e della produzione tecnologica: 1QBit, Applied Materials, HPE, Qolab, Quantum Machines, Riverlane, Synopsys e l’Università del Wisconsin. L’obiettivo è chiaro: costruire un supercomputer quantistico realmente utilizzabile e conveniente, sfruttando l’esperienza congiunta nei settori del supercalcolo, del design di semiconduttori e della fabbricazione di chip.
Quantum Scaling Alliance, dalla ricerca al calcolo industriale
La Quantum Scaling Alliance nasce con una missione precisa: portare il quantum computing oltre i prototipi di laboratorio, costruendo un’infrastruttura capace di affrontare problemi reali su scala industriale. I membri del consorzio coprono l’intera filiera: dalla correzione d’errore quantistica (1QBit, Riverlane) alla produzione dei materiali (Applied Materials), fino alla progettazione dei qubit (Qolab) e al controllo ibrido quantistico-classico (Quantum Machines).
Secondo John Martinis, “i computer quantistici sono la chiave per trasformare interi settori, grazie alla loro capacità unica di affrontare problemi intrinsecamente quantistici. Possiamo ottenere progressi rivoluzionari in campi che vanno dalla produzione di semiconduttori alla chimica sostenibile, superando limiti che fino a ieri sembravano insormontabili.”
L’integrazione tra quantum e supercalcolo
HPE, forte della sua leadership nell’HPC, guida l’integrazione tra calcolo quantistico e supercalcolo classico. L’obiettivo è creare soluzioni ibride che combinino potenza di calcolo, reti ad alte prestazioni e controllo quantistico, aprendo nuove frontiere in settori come la ricerca farmaceutica, la scoperta di materiali avanzati, l’ottimizzazione e la sicurezza dei dati.
L’approccio di HPE è dichiaratamente sistemico. Come spiega Masoud Mohseni, “perché il quantum diventi un paradigma computazionale realmente sostenibile, deve saper scalare integrandosi con i sistemi di supercalcolo classici. La Quantum Scaling Alliance propone una soluzione full-stack, un partenariato orizzontale capace di liberare un potenziale di calcolo altrimenti irraggiungibile da un approccio verticale.”
Un nuovo asse per l’innovazione quantistica con Quantum Scaling Alliance
La convergenza tra quantum computing, HPC e semiconduttori rappresenta oggi il punto di svolta per la prossima generazione di tecnologie computazionali. Il lavoro della Quantum Scaling Alliance punta a generare un doppio impatto: accelerare le scoperte scientifiche e preparare le imprese alle sfide del post-quantum, dalla produttività aumentata alla sicurezza crittografica.
La corsa al quantum, fino a oggi dominata da startup e centri di ricerca isolati, entra così in una fase di industrializzazione. HPE e i suoi partner vogliono trasformare la promessa in realtà: portare la potenza quantistica dentro l’impresa, non più come esperimento, ma come infrastruttura strategica.






