Red Hat lancia il Confirmed Sovereign Support per rafforzare la sovranità digitale europea

red hat confirmed sovereign support

Con l’obiettivo di rispondere all’imperativo strategico della sovranità digitale in Europa, Red Hat annuncia il lancio del Red Hat Confirmed Sovereign Support, un nuovo modello di assistenza tecnica dedicata ai 27 Stati membri dell’Unione Europea. Questa iniziativa, sviluppata per garantire controllo locale verificabile sulle operazioni IT critiche, rappresenta un passo decisivo verso una gestione autonoma e conforme delle infrastrutture tecnologiche all’interno dell’UE.

Il nuovo servizio è destinato alle organizzazioni europee che vogliono tutelare i propri dati e le proprie infrastrutture da rischi geopolitici, mantenendo allo stesso tempo l’accesso a tecnologie aperte, interoperabili e innovative.

Sovranità digitale come leva economica e strategica

In tutto il continente cresce la consapevolezza che la sovranità digitale non è solo una questione normativa, ma anche una leva per la differenziazione economica e l’indipendenza tecnologica. Sempre più leader aziendali vedono nella sovranità operativa un modo per isolare le attività dalle tensioni globali, proteggendo dati, tecnologie e competenze all’interno dei confini europei.

Allo stesso tempo, le imprese vogliono favorire la resilienza delle infrastrutture cloud e l’innovazione in ambito AI, assicurandosi trasparenza della supply chain, sicurezza giurisdizionale e autonomia operativa.

Il valore del modello Red Hat Confirmed Sovereign Support

Frutto di un’esperienza pluridecennale nei settori regolamentati, Red Hat ha sviluppato questa nuova offerta per rispondere alla crescente domanda di supporto tecnico conforme alle normative europee. Il servizio si basa su un modello già sperimentato con successo in ambiti critici come pubblica amministrazione, sanità e finanza, garantendo livelli elevati di sicurezza, compliance e fiducia.

Red Hat conferma così la propria posizione di riferimento per oltre 20.000 organizzazioni nel mondo, che affidano le proprie operazioni al portafoglio open hybrid cloud e al supporto tecnico dell’azienda.

Il mandato sovrano: il vantaggio competitivo di Red Hat Confirmed Sovereign Support

Il Red Hat Confirmed Sovereign Support fornisce un supporto tecnico radicato in Europa e gestito esclusivamente da cittadini dell’Unione, garantendo un livello di autonomia e resilienza operativa senza precedenti. L’offerta estende l’impegno di Red Hat nel fornire ai clienti controllo, scelta e trasparenza sulle tecnologie open source attraverso cinque pilastri fondamentali:

Personale dedicato UE: accesso a competenze di supporto fornite da cittadini dell’Unione Europea che operano esclusivamente all’interno dei 27 Stati membri.
Controllo operativo localizzato: la supervisione delle attività di supporto tecnico è affidata a personale basato nell’UE, che gestisce e coordina la fornitura dei servizi nell’area.
Disponibilità 24/7 all’interno della regione: assistenza tecnica continua all’interno dell’Unione Europea, in linea con i requisiti di sovranità e continuità del servizio.
Ecosistema locale in espansione: Red Hat può contare su una rete di oltre 500 partner cloud attivi nell’Unione, molti dei quali già impegnati nello sviluppo di cloud sovrani. Questa rete riduce la dipendenza dagli hyperscaler extra-UE e favorisce l’adozione di soluzioni locali conformi alle politiche economiche e normative europee.
Base per il cloud sovrano: il nuovo modello di supporto è stato progettato per integrare i portafogli di cloud ibrido aperto e AI di Red Hat, consentendo alle organizzazioni di implementare, gestire e mantenere in autonomia le proprie risorse IT in ambienti di cloud sovrano.

Open source come fondamento della sovranità digitale

Per Red Hat, la vera sovranità digitale può esistere solo su una base open source, capace di garantire trasparenza, verificabilità e controllo. L’approccio aperto permette alle organizzazioni europee di mantenere la piena visibilità sulle tecnologie adottate e di soddisfare i requisiti imposti dai regolatori.

Questo contrasta con i modelli proprietari chiusi, che offrono meno flessibilità e ridotta trasparenza architetturale. L’open source, invece, fornisce alle imprese la libertà di scegliere, personalizzare e gestire le proprie soluzioni senza vincoli di dipendenza tecnologica.

Le voci di Red Hat: autonomia, fiducia e controllo

“Sovranità digitale significa mantenere il controllo sul proprio destino tecnologico, dalla posizione dei dati fino alle operations,” spiega Chris Wright, CTO e Senior Vice President, Global Engineering di Red Hat. “Navigare tra i quadri normativi dell’UE richiede una base aperta e verificabile, e un modello di supporto locale. Red Hat Confirmed Sovereign Support offre proprio questo: un’esperienza interamente radicata nell’Unione, gestita da cittadini dell’UE e sostenuta dal nostro portfolio open hybrid cloud.”

A lui fa eco Hans Roth, Senior Vice President & General Manager EMEA di Red Hat: “Stiamo investendo in modo chiaro e tangibile nella sovranità digitale europea. Le organizzazioni dell’UE chiedono controllo sulla propria infrastruttura, e quel controllo deve partire dalle persone che la supportano. Con il Red Hat Confirmed Sovereign Support, offriamo un flusso di lavoro guidato da cittadini europei per soluzioni open source enterprise, rafforzando autonomia e resilienza digitale.”

Disponibilità e prospettive di Red Hat Confirmed Sovereign Support

Il Red Hat Confirmed Sovereign Support sarà disponibile all’inizio del 2026, estendendo la strategia globale di Red Hat nel campo del cloud ibrido aperto e dell’intelligenza artificiale. Con questa iniziativa, l’azienda rafforza il proprio impegno a supportare l’autonomia tecnologica europea, offrendo alle organizzazioni una piattaforma realmente conforme ai principi di sicurezza, trasparenza e innovazione sovrana.

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