Google presenta AP2, un nuovo protocollo aperto per i pagamenti tramite agenti AI

Google AP2

Google ha annunciato Agent Payments Protocol (AP2), un protocollo aperto sviluppato in collaborazione con le principali società di pagamento e tecnologiche per avviare ed eseguire in modo sicuro pagamenti gestiti da agenti su diverse piattaforme. 

Il protocollo può essere utilizzato come estensione del protocollo Agent2Agent (A2A) e del Model Context Protocol (MCP). In linea con le regole e gli standard del settore, spiega Google, AP2 stabilisce un framework indipendente dal tipo di pagamento per consentire a utenti, commercianti e fornitori di servizi di pagamento di effettuare transazioni in tutta sicurezza con qualsiasi metodo di pagamento.

Si tratta di una grande novità – sottolinea Google – perché rappresenta lo sforzo congiunto più ampio mai intrapreso nel settore per creare un linguaggio comune che permetta agli agenti di operare transazioni su più piattaforme, con il supporto e la collaborazione di oltre 60 partner: da società fintech come Revolut, Coinbase e Paypal, a commercianti e società SaaS come Etsy, Salesforce e Intuit, fino a istituzioni finanziarie come American Express e Mastercard.

In Italia, Nexi è tra i partner che hanno scelto di collaborare con Google Cloud sul nuovo protocollo: “Siamo lieti di collaborare con Google Cloud su AP2 per contribuire a plasmare un cambiamento di paradigma fondamentale nel commercio. In linea con il nostro DNA, che ci vede europei per dimensioni e locali per natura, miriamo a consentire ai commercianti europei di continuare a competere su scala globale, offrendo al contempo ai consumatori esperienze di acquisto online personalizzate e senza intoppi. Sfruttando la tecnologia di e-commerce Agentic AI di Google Cloud, continueremo a semplificare i pagamenti per i nostri commercianti e partner”, ha commentato Roberto Catanzaro, Chief Business Officer Merchant Solutions di Nexi.

Per spiegare perché è necessario un protocollo di questo tipo, Google mette in evidenza come gli agenti AI siano in grado di effettuare transazioni per conto degli utenti, e come ciò renda necessario stabilire una base comune per autenticare, convalidare e trasmettere in modo sicuro l’autorizzazione di un agente a effettuare transazioni. Mentre i sistemi di pagamento odierni presuppongono generalmente che sia un essere umano a cliccare direttamente su “acquista” su una superficie affidabile, l’ascesa degli agenti autonomi e la loro capacità di avviare un pagamento rompe questo presupposto fondamentale e solleva questioni critiche che AP2 aiuta ad affrontare, tra cui:

  • Autorizzazione: dimostrare che un utente ha conferito a un agente l’autorità specifica per effettuare un determinato acquisto.
  • Autenticità: consentire a un commerciante di essere sicuro che la richiesta di un agente rifletta accuratamente la vera intenzione dell’utente. 
  • Responsabilità: determinare la responsabilità in caso di transazioni fraudolente o errate. 

AP2 è un protocollo aperto e condiviso che fornisce un linguaggio comune per transazioni sicure e conformi tra agenti e commercianti, contribuendo a prevenire la frammentazione dell’ecosistema, spiega Google. Supporta inoltre diversi tipi di pagamento, dalle carte di credito e di debito alle stablecoin e ai bonifici bancari in tempo reale. Ciò contribuisce a garantire un’esperienza coerente, sicura e scalabile per utenti e commercianti, fornendo al contempo alle istituzioni finanziarie la chiarezza necessaria per gestire efficacemente il rischio.

Per maggiori informazioni su come funziona il protocollo AP2, sulle nuove esperienze che abilità e sui commenti delle aziende partner è possibile consultare il blog di Google Cloud.

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