Durante l’AI Infrastructure Summit tenutosi in Silicon Valley, Ian Buck, vicepresidente di Accelerated Computing di NVIDIA, ha delineato una strategia ambiziosa: trasformare i tradizionali data center in vere e proprie AI factory, ottimizzate in termini di prestazioni energetiche e calcolo intelligente.
I partner: una rete strategica per infrastrutture complesse
Il carattere sistemico del progetto richiede un’ampia collaborazione con leader industriali e tecnologici:
- Jacobs, in qualità di integratore di design, esercita un ruolo chiave nel coordinamento tra infrastruttura fisica e digitale. L’azienda testerà e perfezionerà l’intero flusso del blueprint, consentendo simulazioni accurate sull’efficienza operativa, il throughput e la robustezza delle strutture
- Schneider Electric insieme a ETAP introducono il primo digital twin per modellare i consumi elettrici “dal grid al chip”. Grazie a una modellazione dinamica e algoritmi intelligenti, queste simulazioni promuovono efficienza energetica, manutenzione predittiva e affidabilità operativa.
- Siemens e Delta Electronics forniscono modelli di attrezzature e infrastrutture secondo standard SimReady in OpenUSD, contribuendo alla simulazione realistica dei sistemi di potenza, raffreddamento e rete.
- PTC, Emerald AI, E Tech Group, phaidra.ai, Vertiv e altri partner tecnologici collaborano alla definizione, simulazione e orchestrazione dell’intera infrastruttura.
- Cadence integra il suo Reality Digital Twin Platform con il blueprint, permettendo simulazioni termiche e di rete complete prima della realizzazione fisica.
Questa rete di collaborazioni consente di affrontare la complessità delle AI factory in modo integrato, dal design alla gestione operativa.
Il digital twin: simulazioni fisiche, per infrastrutture a prova di futuro
Il cuore dell’iniziativa è la creazione di un gemello digitale (digital twin) che combina ogni componente dell’AI factory — potenza, raffreddamento, rete, calcolo — in un modello tridimensionale e fisicamente simulabile.
Costruito su NVIDIA Omniverse e OpenUSD, il blueprint permette di progettare, simulare e ottimizzare l’intera infrastruttura prima della costruzione fisica.
- La struttura SimReady, uno standard aperto e vendor-neutral, garantisce che gli asset virtuali siano immediatamente pronti per simulazioni fisiche accurate. Questo strumento accelera la definizione dei modelli e ne migliora l’affidabilità.
- Il modello digitale consente simulazioni evolute — come gestione dell’energia “dal grid al chip”, analisi di scenari “what-if”, controllo termico, distribuzione di potenza — e include agenti AI che ottimizzano in tempo reale efficienza e stabilità operativa.
- Attraverso l’unione di asset OpenUSD, strumenti come Cadence, ETAP, Schneider Electric, Vertiv e Omniverse, emerge un ambiente collaborativo in cui i vari team (IT, energia, raffreddamento, rete) iterano in parallelo e in sinergia..
Vantaggi concreti: ottimizzazione energetica, affidabilità, scala
Questa metodologia innovativa ribalta la tradizionale progettazione isolata dei data center:
- Simulazioni accurate permettono di identificare problemi prima della costruzione, riducendo rischi, costi e potenziali interruzioni.
- L’integrazione del digitale con l’AI (es. agenti intelligenti e controllo predittivo) massimizza ogni unità di energia, garantendo un ritorno operativo e sostenibile.
- La natura modulare e componibile del progetto consente di scalare dinamicamente le infrastrutture secondo le esigenze future.
Il lavoro in corso sul NVIDIA Omniverse Blueprint per digital twin delle AI factory — con l’adozione di standard SimReady, OpenUSD e l’ampio coinvolgimento di partner strategici — rappresenta un punto di svolta nella progettazione e realizzazione di infrastrutture per AI su larga scala.
Stiamo passando da sistemi isolati a strutture resilienti, interoperabili e simulate dal digitale per il mondo reale. Questo approccio segnala una trasformazione profonda: i data center non saranno mai più gli stessi.






