Perplexity vuole comprare Chrome da Google per 34,5 miliardi di dollari

Perplexity

Come riportato da Reuters e poi confermato dall’azienda stessa a TechCrunch, Perplexity AI ha presentato un’offerta da ben 34,5 miliardi di dollari ad Alphabet, la società madre di Google, per rilevare il browser Chrome.

Si tratta – sottolinea Reuters – di una mossa a sorpresa, non sollecitata e di gran lunga superiore alla valutazione della stessa startup, che mirerebbe in questo modo a conquistare i miliardi di utenti del browser, considerati strategici nella corsa all’intelligenza artificiale applicata alla ricerca online, uno degli ambiti dell’AI più vivaci e in fermento, negli ultimi tempi.

TechCrunch ha aggiunto di aver appreso dalla nota startup sviluppatrice del motore di risposta basato su intelligenza artificiale che i termini dell’offerta di Perplexity includerebbero l’impegno a mantenere open source Chromium, l’engine alla base di Chrome, e a continuare a investire in esso. L’offerta di Perplexity includerebbe infatti la promessa di investire 3 miliardi di dollari nel progetto open source.

Sempre secondo quanto riporta TechCrunch, Perplexity prometterebbe inoltre di non modificare le impostazioni predefinite degli utenti di Chrome, e ciò comprenderebbe anche il motore di ricerca predefinito. Quindi Perplexity si impegnerebbe a lasciare Google come motore di ricerca predefinito, anziché veicolare gli utenti sulla propria opzione di ricerca basata sull’intelligenza artificiale.

Sia Reuters che TechCrunch affermano di non avere commenti ufficiali da parte di Google da riportare, al momento. 

Lo scorso anno un tribunale americano ha giudicato Google colpevole di monopolio nella ricerca online e una più recente proposta del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti ha chiesto all’azienda di cedere il suo browser web Chrome. Tuttavia, finora Google non ha espresso alcuna intenzione di vendere Chrome e la volontà dell’azienda sembra anzi quella di voler fare ricorso alla sentenza. 

Diverse fonti collocano intorno al 65% di market share globale dei browser web, sia desktop che mobile. Non c’è dubbio che al momento Google Chrome sia il browser dominante e verosimilmente Perplexity vuole fare leva anche sulle vicende legate alle iniziative antitrust, per riuscire a portare a termine l’operazione.

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