QNAP racconta il futuro dell’infrastruttura intelligente ai partner italiani

Le aziende cercano continuità operativa, AI privata e sicurezza. Qnap indica ai partner strategia e soluzioni per raggiungere gli obiettivi

Partner di storage (in evoluzione) arrivano da tutta Italia per vedere e provare di prima mano le nuove soluzioni che Qnap ha messo in vetrina nell’ultima, da poco conclusa, edizione del Computex di Taipei. Le ha portate qui per loro Alvise Sinigaglia, country manager di Qnap per l’Italia, che a Taiwan c’è stato, riempiendo la valigia di novità di cui ha voluto immediatamente mettere al corrente un nutrito gruppo di partner certificati, chiamati a partecipare a una intera giornata di formazione, aggiornamento, di momenti di hands on a gruppi e, perché no, di networking e di scambio di impressioni.

Sui nuovi prodotti, certamente, ma anche sulle nuove strategie per il potenziamento e completamento di un’offerta che sta evolvendo. E che non guarda solo allo storage.

Un partner event che è stato quindi ben di più di un aggiornamento post-fiera. È stata una dichiarazione chiara di direzione, un momento di confronto tecnico ma anche strategico, costruito per raccontare una nuova visione del ruolo che Qnap vuole assumere nel mercato, connotandosi non più solo come produttore di storage, ma abilitatore, in senso molto più ampio, di infrastrutture intelligenti, connesse e resilienti. Una visione che è ovviamente avvalorata da un consistente ampliamento dell’offerta. Anche su altri ambiti, oltre che lo storage.

Il fermo dei dati aziendali, anche solo per pochi minuti, può generare danni enormi, non solo economici ma anche reputazionali – ha esordito Sinigaglia -. Ed è partendo da questa certezza che bisogna impostare l’approccio alle aziende, offrendoci come partner capaci di garantire loro continuità operativa e disponibilità delle informazioni, elementi da cui non si può più prescindere. Perché ormai le aziende vivono di dati, e la loro gestione sicura in ambienti che stanno diventando sempre più complessi è ormai diventata una priorità strategica ampiamente riconosciuta”.

Continuità operativa: Qnap sposta le emergenze tra NAS gemelli

Ed è proprio seguendo questi obiettivi che si sono declinate tutte le recenti innovazioni del vendor taiwanese. Sia sul lato novità di prodotto, sia su quello di introduzione di nuove funzionalità. Tra queste, una delle più significative è quella che consente una configurazione Active-Passive per NAS identici. Una struttura che permette, in condizioni normali, di affidare tutto il carico di lavoro a un NAS principale, ma che, in caso di interruzione, guasto, errore umano o blackout, trasferisce automaticamente tutte le operazioni a un secondo NAS gemello, senza necessità di interventi manuali, senza tempi di inattività, e soprattutto senza che l’utente si accorga di nulla. Una transizione trasparente, fluida, che mantiene la scrittura dei dati attiva anche durante lo switch, evitando qualsiasi rischio di corruzione o perdita.

La platea di partner che ha partecipato alla giornata che Qnap ha dedicato alla presentazione delle soluzioni appena presentate a Taipei

È una richiesta che ci arriva da tempo – ha spiegato Sinigaglia -. All’ultimo Computex l’abbiamo finalmente mostrata, e oggi la possiamo già mostrare e fare provare. Si tratta di una soluzione che si adatta perfettamente alle esigenze tipiche della maggior parte delle realtà italiane, essendo economicamente accessibile, facile da integrare e compatibile con il nostro ecosistema software”.

Uno dei tanti tavoli di lavoro in cui sono stati organizzati gli hands-on sui prodotti presentati da Qnap

Questa la base ma, volendo, la scalabilità della proposta non si ferma qui. Oltre alla versione a due NAS, la nuova generazione di sistemi QNAP riesce infatti a supportare anche architetture ben più articolate, con storage a doppio controller, configurazioni attive-attive per il bilanciamento del carico e cluster ridondanti. Ma l’azienda ha scelto di partire da quel che può essere adottato subito, in modo concreto, anche dalle PMI, con un approccio molto pragmatico e calato sulle reali esigenze del nostro mercato, che di realtà medio-piccole è, appunto, costituito.

3-2-1-1-0 la regola Qnap per proteggere i dati

La protezione dei dati rimane un altro pilastro centrale della strategia. QNAP ha ribadito l’importanza della regola 3-2-1-1-0, ossia tre copie dei dati, su due media diversi, una off-site, una immutabile, e zero errori verificati. Una regola che è stata applicata all’intero arsenale di soluzioni Qnap, a partire da Backup Center, che permette di gestire da un’unica interfaccia tutti i backup locali, remoti e cloud. Hybrid Backup Sync, arrivato oggi alla versione HBS 3, integra in una sola piattaforma il backup, la sincronizzazione e la replica, rendendo il flusso dei dati fluido e automatizzato. E gli snapshot immutabili, che congelano lo stato di un sistema rendendolo intoccabile anche dagli amministratori per un tempo predefinito, offrono una barriera solida contro ransomware, manomissioni ed eventuali errori operativi.

Lo storage è immutabile. Anche se in cloud

Ma la protezione non si concentra unicamente sul dato salvato, ma viene estesa anche sul dato che circola, quello che serve all’operatività quotidiana. Ed è proprio qui che Qnap si propone introducendo il concetto dello storage immutabile anche in cloud. Con QNAP Cloud Object Storage, pienamente compatibile con il protocollo S3, è infatti possibile archiviare dati in ambienti remoti con le stesse garanzie di integrità e blocco, integrando software come Veeam e facilitando scenari di disaster recovery e archiviazione a lungo termine. “Tutto, ovviamente, gestito da un’unica console, perché l’efficienza passa anche, e soprattutto, dalla semplicità operativa” tiene a sottolineare Sinigaglia.

L’AI di Qnap è in Qsirch, lo scandaglio intelligente che punta al private AI

Sul fronte dell’intelligenza artificiale, il discorso cambia tono. Non si parla più di protezione, ma di potenziamento. QNAP ha introdotto Qsirch, il suo motore di ricerca interno, trasformandolo in uno strumento AI-based in grado di analizzare documenti, riconoscere contenuti, suggerire relazioni, generare riassunti e che, promettono, in futuro molto prossimo potrà interagire direttamente con modelli linguistici avanzati, addestrati sui dati interni dell’azienda.

Il punto non è tanto la sofisticazione dell’AI in sé, quanto il fatto che tutta questa intelligenza venga mantenuta in locale, dentro al NAS, senza passaggi nel cloud. “L’obiettivo è quello di mettere a disposizione delle aziende una intelligenza artificiale che lavori sui dati interni, senza uscire nel cloud. Così non si rinuncia né all’intelligenza né alla riservatezza, nella piena tutela di informazioni sensibili per il business, dal know how aziendale, fino ai progetti e i vari segreti industriali”, ha chiarito Sinigaglia.

Il motore Qsirch oggi supporta funzionalità avanzate come la ricerca semantica per parole chiave, la classificazione automatica di documenti e immagini, il riconoscimento facciale e di oggetti, l’estrazione di frasi chiave e la generazione automatica di riassunti.

A queste si aggiunge la capacità di interrogare LLM attraverso un’architettura RAG (Retrieval-Augmented Generation) dove le risposte fornite dai modelli linguistici sono arricchite da riferimenti puntuali ai file aziendali rilevanti. L’adozione di API sicure permette inoltre l’integrazione con LLM cloud, mantenendo però i dati sempre sotto controllo, con una logica di AI federata che tutela la privacy e valorizza le informazioni locali.

Ripristini istantanei tramite SnapSync e un nuovo cloud Qnap a bassa latenza

Nel cuore dell’infrastruttura, la continuità operativa passa anche attraverso SnapSync, la tecnologia di replica remota dei dati a livello di blocco che consente una sincronizzazione in tempo reale, con RPO pari a zero, fra un NAS QuTS Hero on-premise e una controparte cloud come, per esempio un’istanza QuTScloud.

In caso di disastro, il ripristino avviene in maniera istantanea. Inoltre, con la nuova versione del sistema operativo (h5.3.0), sono ora supportate le snapshot immutabili e le cartelle WORM (Write Once, Read Many), che permettono di proteggere contratti, archivi e documentazione conforme ai requisiti normativi dei settori più regolati.

Accanto a questo, QNAP ha ampliato anche la sua proposta cloud. Il nuovo myQNAPcloud One offre un servizio integrato di storage e oggetti con compatibilità S3, crittografia lato server, Object Lock e funzionalità di immutabilità a livello enterprise. Con data center dislocati in 13 località globali, inclusa Milano, la soluzione consente backup veloci, accesso a bassa latenza e replica sicura per software come Veeam. E tutto con prezzi trasparenti, senza costi aggiuntivi per traffico o API.

Videosorveglianza e analisi delle immagini dati. L’altro volto di Qnap

Ad accompagnare i partner nel percorso di novità che riguardano reti e videosorveglianza, le nuove aree di business cui Qnap sta puntando per abbracciare in senso più generale il concetto di continuità operativa, garantita dalla sicurezza, è intervenuto Giuliano Mores, field application engineer manager di Qnap, che ha dettagliato le feature di QVR Elite e Pro, i due VMS installabili su NAS Qnap e della nuova piattaforma unificata QVR Surveillance 3.0, disponibile dopo l’estate. La nuova soluzione integra le funzioni avanzate di QVR Pro, come l’alta performance, le licenze perpetue e la gestione multi-sito, con la flessibilità di Elite. Un singolo NAS potrà gestire oltre 1.024 canali video, con supporto a oltre 16.000 modelli di telecamere.

SmartSearch contribuisce a semplificare anche le analisi post-evento. Gli operatori possono infatti lanciare ricerche mirate come, per esempio “persona con abito verde”o “auto blu” su mesi di registrazioni, con risultati filtrabili per zona, tempo, oggetto e tipo di evento. Il tutto è potenziato da un modulo AI che rileva volti, presenze umane, veicoli, intrusioni, manomissioni e altri pattern rilevati dalle telecamere.

Il passaggio naturale dal video alla rete si completa con QHora-322, router di nuova generazione dotato di porte WAN 10GbE, failover automatico, firewall segmentato, supporto VPN multiprotocollo (L2TP, WireGuard, QBelt, OpenVPN), air-gap virtuale per backup isolati e difese integrate come IPS, DPI, filtraggio URL e difesa DDoS. La gestione avviene tramite il portale myQNAPcloud e il sistema QuWAN Orchestrator.

Reti sicure tra QuWAN, Adra NDR e swith potenziati

Con QuWAN, Qnap offre una SD-WAN gratuita, automatizzata, senza costi di licenza, che interconnette sedi aziendali anche senza IP statici grazie a tunnel criptati gestiti da SuperNode. Il traffico viene instradato secondo policy di sicurezza, prestazioni o priorità, e monitorato in tempo reale.

Infine, la protezione si chiude con Adra NDR, soluzione di Network Detection & Response che evolve in una nuova generazione modulare. In questa architettura, l’analisi delle minacce avviene su dispositivi QuCPE, che intercettano traffico replicato dagli switch QNAP e, in caso di anomalie, inviano istruzioni per bloccare il client malevolo. Il sistema rileva scansioni di rete, exploit, connessioni a domini sospetti, comportamenti laterali e attacchi zero-day, supportando oltre 43.000 firme.

La rete stessa diventa resiliente grazie a switch fino a 100GbE, gestione centralizzata cloud-ready, supporto MC-LAG per alta disponibilità, ridondanza fisica, load balancing e prevenzione dei punti di guasto. Soluzioni ideali non solo per ambienti enterprise, ma anche per studi creativi, strutture sanitarie, ambienti AV over IP e deployment AI.

Se questo articolo ti è piaciuto e vuoi rimanere sempre informato sulle novità tecnologiche

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome