Come era nelle aspettative, e nelle anticipazioni della vigilia, durante il keynote della WWDC 2025 Apple ha presentato in anteprima i nuovi sistemi operativi per iPhone, iPad e Mac: iOS 26, iPadOS 26 e macOS Tahoe 26.
I nuovi OS sono ora disponibili in versione beta per gli sviluppatori iscritti all’Apple Developer Program: si prevede che saranno distribuiti in beta pubblica il mese prossimo e, come di consuetudine per Apple, le versioni definitive per gli utenti finali sono ufficialmente annunciate “per l’autunno”; solitamente escono la seconda metà di settembre.
Come avevano ipotizzato anche i rumor che, come sempre accade, si sono fatti sempre più numerosi e frequenti negli ultimi mesi, i nuovi sistemi operativi si presentano con un design completamente riprogettato, imperniato sul materiale software che Apple ha denominato Liquid Glass.
Oltre a donare all’aspetto degli OS un look ancora più fluido, piacevole e coinvolgente, il nuovo design language offre un livello di omogeneità tra le interfacce utente di iPhone, iPad e Mac (e anche degli smart device) che sarà senz’altro apprezzata da chi utilizza quotidianamente più di un dispositivo Apple.
I nuovi sistemi operativi introducono anche nuove funzionalità basate su Apple Intelligence, così come nuove funzioni e miglioramenti in diversi elementi di sistema e in diverse applicazioni.
Gli aggiornamenti di iOS, iPadOS e macOS, tuttavia, oltre a potenziamenti e miglioramenti, portano spesso con sé anche dei “sacrifici” in termini di compatibilità con i modelli di iPhone, iPad e Mac meno recenti.
Vediamo allora quali iPhone, iPad e Mac potranno installare ed eseguire rispettivamente iOS 26, iPadOS 26 e macOS Tahoe 26, e per quali modelli supportati dalle versioni immediatamente precedenti, Apple invece non ha previsto la possibilità di upgrade all’ultima release dei sistemi operativi.
Su quali Mac potremo installare macOS Tahoe 26
Nella pagina dedicata a macOS Tahoe 26 Preview, oltre alle nuove funzioni, Apple elenca anche i Mac compatibili con il nuovo macOS 26. Sono i seguenti modelli:
- MacBook Air Apple silicon (2020 e successivi)
- MacBook Pro Apple silicon (2020 e successivi)
- MacBook Pro (16”, 2019)
- MacBook Pro (13”, 2020, quattro porte Thunderbolt 3)
- iMac (2020 e successivi)
- Mac mini (2020 e successivi)
- Mac Studio (2022 e successivi)
- Mac Pro (2019 e successivi)
Rispetto a quelli che sono ora compatibili con macOS Sequoia, ci sono dunque diversi modelli che non supporteranno l’upgrade al nuovo sistema operativo.
macOS Tahoe 26 supporterà solo MacBook Air con chip Apple silicon: niente Air 2020 con processore Intel, quindi. Anche tra i MacBook Pro, ci sono diversi modelli che saranno “costretti a rimanere” con macOS Sequoia. Innanzitutto, tutto ciò che è del 2018 (e di quell’anno, oltre ai modelli di MacBook Pro, anche il Mac mini non sarà più supportato); ma anche tutti i MacBook Pro del 2019 (tranne quello da 16”), fino a uno del 2020 (il modello 13” Intel con due porte Thunderbolt 3).
Passando ai Mac desktop, per Mac Studio e Mac Pro non sembra esserci alcuna differenza di compatibilità tra macOS Sequoia e macOS Tahoe 26. Del Mac mini abbiamo detto: l’ultimo Intel, quello del 2018, non sarà supportato da macOS Tahoe 26, che girerà solo con gli Apple silicon, da M1 a seguire. Stesso destino per gli iMac del 2019 e per l’iMac Pro del 2017, non più supportati; l’iMac Retina 5K Intel del 2020 è però incluso nella lista dei modelli compatibili con macOS Tahoe 26.
Ricordiamo però che, anche se rimangono ancora (pochi) modelli di Mac Intel che saranno ancora in grado di eseguire il prossimo sistema operativo macOS Tahoe 26, alcune funzionalità non saranno disponibili, come ad esempio quelle basate su Apple Intelligence, che richiedono un chip Apple silicon.
Inoltre, Apple ha confermato ufficialmente, durante il keynote Platforms State of the Union della WWDC, che macOS Tahoe 26 sarà l’ultima major release di macOS a supportare Mac Intel. Dopo Tahoe, i macOS supporteranno solo l’architettura Apple silicon. Ci sarà comunque, successivamente, un periodo in cui Apple continuerà a fornire gli update di sicurezza.
Quali iPhone e quali iPad per iOS 26 e iPadOS 26
Veniamo a quali iPhone potranno essere aggiornati a iOS 26. Anche in questo caso, nella pagina di anteprima di iOS 26 Apple ha pubblicato i modelli di iPhone supportati:
- iPhone 16e
- iPhone 16
- iPhone 16 Plus
- iPhone 16 Pro
- iPhone 16 Pro Max
- iPhone 15
- iPhone 15 Plus
- iPhone 15 Pro
- iPhone 15 Pro Max
- iPhone 14
- iPhone 14 Plus
- iPhone 14 Pro
- iPhone 14 Pro Max
- iPhone 13
- iPhone 13 mini
- iPhone 13 Pro
- iPhone 13 Pro Max
- iPhone 12
- iPhone 12 mini
- iPhone 12 Pro
- iPhone 12 Pro Max
- iPhone 11
- iPhone 11 Pro
- iPhone 11 Pro Max
- iPhone SE (2a generazione e successivi)
Rispetto alla lista dei modelli compatibili con l’attuale iOS 18, ne mancano all’appello tre che non potranno essere aggiornati al nuovo iOS 26:
- iPhone XS
- iPhone XS Max
- iPhone XR
Si tratta di modelli lanciati nel 2018, ormai sette anni fa, con il chip A12 Bionic che, seppur potente all’epoca, Apple ha evidentemente ritenuto non reggere più il peso delle esperienze dell’ultimo iOS.
Infine, per quel che riguarda gli iPad, iPadOS 26 è compatibile con i seguenti modelli:
- iPad Pro (M4)
- iPad Pro 12,9″ (3ª generazione e successive)
- iPad Pro 11” (1ª generazione e successive)
- iPad Air (M3)
- iPad Air (M2)
- iPad Air (3ª generazione e successive)
- iPad (A16)
- iPad (8ª generazione e successive)
- iPad mini (A17 Pro)
- iPad mini (5ª generazione e successive)
Rispetto a iPadOS 18, in questo caso l’unico iPad a rimanere fuori dalla lista di compatibilità di iPadOS 26 è iPad 7ª generazione: quindi, la compatibilità raggiunta da Apple con l’ultimo iPadOS è molto ampia.
In generale, e questo va detto sia per iOS 26 che per iPadOS 26 e macOS Tahoe 26, il fatto di non poter aggiornare un iPhone, iPad o Mac all’ultima release del sistema operativo non significa certo non poterlo utilizzare più.
Si tratterà solo di rinunciare al nuovo design e alle nuove funzioni. Tra l’altro, per quel che riguarda il Mac, solitamente Apple rilascia gli update di sicurezza anche per almeno due versioni precedenti, e spesso lo fa anche per iPadOS (talvolta anche per iOS).
D’altra parte, anche potendo aggiornare un dispositivo di qualche generazione precedente all’ultimo sistema operativo, non è detto che tutte le funzionalità siano disponibili. A volte, ci sono requisiti hardware diversi, specifici di una determinata funzionalità.
In ogni caso, come discorso complessivo ci sembra che con iOS 26, iPadOS 26 e macOS Tahoe 26 Apple non abbia causato un forte impatto sulla necessità di upgrade dell’hardware per supportare i nuovi sistemi.
Sul lato Mac, prosegue inesorabile (ed è giunta quasi alla sua conclusione) la dissolvenza del supporto per la piattaforma hardware Intel, ma questo è già in atto e già in preventivo da tempo. Di questa transizione, è proprio macOS Tahoe 26 a segnare l’ultimo capitolo. Dalla prossima versione di macOS, ci sarà una sola architettura hardware Mac supportata: Apple silicon.









