Le funzionalità più avanzate della nuova Siri potenziata da Apple Intelligence sono in ritardo: secondo un nuovo report del New York Times, potrebbero però ancora arrivare nel corso del prossimo autunno.
Precedenti indiscrezioni e rumor avevano ipotizzato tempi più lunghi per il rilascio di queste funzionalità: secondo Reuters, Apple aveva a un certo punto previsto il roll-out non prima del 2026.
Ora, invece, il New York Times ha riportato che, secondo le fonti della testata giornalistica americana, Apple non avrebbe abbandonato l’idea di rilasciare gli aggiornamenti di Siri potenziati da Apple Intelligence entro l’autunno.
Attualmente, sul proprio sito ufficiale, Apple indica ancora tre novità di Siri potenziata da Apple Intelligence come funzione in fase di sviluppo che sarà disponibile prossimamente con un aggiornamento software.
La prima riguarda la capacità di Siri di rilevare i contenuti sullo schermo per fare ancora più cose. Apple fa l’esempio: “Se una persona ti manda un messaggio con il suo nuovo indirizzo, puoi dire: ‘Aggiungilo alla sua scheda di contatto’ e Siri lo farà per te”.
La seconda è la comprensione del contesto personale, la capacità cioè di Siri di fornire risposte sulla base della conoscenza delle informazioni e dei dati memorizzati sul nostro dispositivo. La terza è la capacità di Siri di compiere azioni nelle app e anche tra più app.
Riguardo a queste funzioni che erano state preannunciato al momento della presentazione di iOS 18, e che erano dunque attese da tutti gli utenti almeno negli aggiornamenti subito successivi al primo rilascio, Apple indica genericamente che queste funzioni “diventeranno disponibili con aggiornamenti software nei prossimi mesi”.
Parlare ancora di “prossimi mesi” quando la versione attuale di iOS è arrivata già alla release 18.4 non è molto incoraggiante ma, almeno, sembra escludere che Apple possa avere addirittura cancellato questa ulteriore evoluzione di Siri.
Quello che è certo, è che già un’uscita in autunno sarebbe un ritardo corposo rispetto al primo annuncio arrivato ormai quasi un anno fa, a giugno del 2024, in occasione della presentazione di iOS 18 alla WWDC dello scorso anno.
Un ulteriore slittamento al 2026 sarebbe una ulteriore conferma delle difficoltà che Apple sta incontrando nell’implementare appieno il suo sistema di intelligenza artificiale all’interno del suo ecosistema.
Sempre secondo il New York Times, gli attuali problemi della società di Cupertino con Apple Intelligence non sarebbero intoppi recenti ma avrebbero un’origine abbastanza lontana del tempo: risalirebbero addirittura all’inizio del 2023, momento in cui ci sarebbero stati dei contrasti tra diversi dirigenti Apple sugli investimenti da fare in hardware di accelerazione per lo sviluppo dell’AI.
Ci sarebbero state delle divergenze e delle situazioni conflittuali tra vari dirigenti Apple che avrebbero anch’esse influito sui ritardi e avrebbero portato, più di recente, alla decisione da parte del Senior Vice President Software Engineering di Apple Craig Federighi e del CEO Tim Cook di attuare una riorganizzazione tra i responsabili del progetto della nuova Siri, come riportato da Mark Gurman di Bloomberg –, con una riassegnazione dal capo dell’AI John Giannandrea a Mike Rockwell, responsabile del progetto Apple Vision Pro che ora avrebbe anche la responsabilità dello sviluppo della nuova versione dell’assistente virtuale.









