Per gli utenti di iPhone, Siri è una presenza ormai da molto tempo familiare: ora, con Apple Intelligence, l’assistente virtuale guadagna una marcia in più. E forse anche più di una.
Al momento, la nuova Siri potenziata da Apple Intelligence non è stata ancora pienamente implementata dalla società di Cupertino, e le funzionalità più avanzate risultano ancora in fase di sviluppo.
Apple spiega che, grazie all’indice semantico sul dispositivo fornito da Apple Intelligence, Siri sarà in grado di comprendere i contenuti di e-mail, messaggi, documenti, foto, eventi del calendario e altro ancora. Nonché di fornire risposte più precise e pertinenti, basandosi sulle informazioni personali estratte da queste fonti di dati.
Oltre alla conoscenza dei contenuti, la “nuova Siri” acquisirà anche una maggiore consapevolezza del contesto e dello schermo; inoltre, potrà eseguire una varietà più ampia di azioni, anche nelle app, per conto nostro.
Per quanto riguarda i miglioramenti già implementati, Siri ha ora un nuovo design che presenta una più profonda integrazione con l’interfaccia utente di iOS e delle app. Acquisisce una comprensione del linguaggio più ampia e ricca, così come la nuova opzione Scrivi a Siri.
Inoltre, Siri è ora in grado di conservare il contesto della conversazione, ricordando le nostre richieste precedenti (ma solo all’interno della stessa sessione). Risponde in modo più naturale ed espressivo, e cerca di comprendere le nostre richieste anche quando magari incespichiamo un po’ con le frasi.
Queste sono alcune delle qualità che Siri su iPhone guadagna con l’aggiornamento iOS 18.4, grazie ad Apple Intelligence che, per l’appunto, a partire da questa versione è ora disponibile anche in Italia e con il supporto per la nostra lingua.
Queste sono le “promesse” di Apple: e ora anche noi utenti italiani possiamo mettere alla prova Siri potenziata da Apple Intelligence, nella pratica delle attività di tutti i giorni. Vediamo allora come sfruttare i vantaggi di Apple Intelligence su iPhone, nell’uso con Siri.
Innanzi tutto, per i requisiti hardware e software, rimandiamo al nostro precedente articolo su cosa serve per eseguire e come attivare o disattivare Apple Intelligence. Partiremo quindi dal presupposto che sia Siri che Apple Intelligence siano configurate e attive sul nostro iPhone, e che sia il dispositivo che Apple Intelligence siano impostati sulla lingua italiana.
Per richiamare Siri con il controllo vocale nulla è cambiato: possiamo farlo semplicemente dicendo “Ehi Siri” o premendo un tasto, a seconda di come abbiamo configurato la funzione in iOS (in Impostazioni > Apple Intelligence e Siri) e delle nostre preferenze.
Ciò che cambia, invece, è il design dell’interfaccia utente della nostra conversazione con Siri: con Apple Intelligence, al posto del cerchio animato e colorato nella parte inferiore dello schermata, è ora tutto il bordo dello schermo ad animarsi con un sottile bagliore colorato, lasciando visibile l’intera interfaccia di iOS.
Il contorno colorato si anima quando parliamo, per evidenziare che Siri sta ascoltando la nostra richiesta ed elaborando la sua risposta.
Dicevano del contesto: abbiamo provato a chiedere a Siri com’era il tempo, e l’assistente virtuale ci ha fornito la risposta sulle condizioni meteo nella nostra posizione. Di seguito, chiedendo semplicemente “E domani?”, invece di ripetere “Com’è il tempo domani?”, Siri non riusciva a risponderci.
Lo stesso è avvenuto, ad esempio, chiedendo che appuntamento avessimo in giornata: dopo la prima risposta, puntuale, di Siri, chiedendo semplicemente “e domani?”, oppure “e dopodomani?”, non abbiamo ricevuto alcuna risposta, invece delle informazioni sugli eventi dei giorni successivi.
Oppure, ad esempio, chiedendo gli appuntamenti della giornata, nel momento in cui Siri visualizzava un evento di cui era specificato l’indirizzo, Apple Intelligence non era in grado di rispondere a richieste di follow-up del tipo: “Quanto ci vuole ad arrivare?”, oppure “A che ora devo uscire di casa?”.
Viceversa, chiedendo ad esempio a Siri “Crea un timer di 5 minuti”, alla successiva richiesta “Creane un altro di 15 minuti”, l’azione veniva eseguita correttamente.
Una delle aree di conoscenza della nuova Siri basata su Apple Intelligence è quella relativa ad iPhone e agli altri prodotti Apple. Basandosi su modelli linguistici di grandi dimensioni specificamente addestrati sulla documentazione di supporto di Apple, Siri può rispondere a tante domande sulle funzioni e le impostazioni dei prodotti della Mela.
Possiamo fare dunque una domanda del tipo “Come connetto i miei AirPods ad iPhone?”, oppure “Come installo un’app su iPhone?”, e Siri mostra le istruzioni, o quanto meno i passaggi principali, e fornisce un link per approfondire l’argomento sul sito di supporto.
Abbiamo fatto varie prove di questa capacità di Siri. Con il dispositivo ed Apple Intelligence entrambi impostati sulla lingua inglese, e ponendo naturalmente le domande in inglese, siamo riusciti a ottenere qualche risposta in tema.
Con il dispositivo ed Apple Intelligence in italiano e ponendo alcune richieste sulle funzioni e le impostazioni di iPhone nella nostra lingua, invece, non siamo riusciti ad ottenere alcuna risposta utile da Siri.
Potrebbe essere che Apple Intelligence in italiano, appena uscito, non supporti ancora tutte le funzionalità e capacità della versione inglese; la quale, tuttavia, è sembrata anch’essa abbastanza discontinua nei risultati.
Un’altra nuova funzionalità introdotta in italiano con l’aggiornamento iOS 18.4, è la possibilità di scrivere a Siri, oltre che parlare all’assistente virtuale, in un’esperienza interattiva testuale invece che mediante controllo vocale.
Possono esserci situazioni in cui è meglio evitare di parlare a voce alta; oppure potremmo semplicemente preferire un’interazione testuale anziché vocale.
Per scrivere a Siri, basta toccare due volte la parte inferiore dello schermo di iPhone.
Questa semplice azione fa sì che iOS mostri nell’interfaccia di iPhone la tastiera e il campo di testo per scrivere a Siri, con la peculiare e gradevole animazione colorata associata ad Apple Intelligence.
Oltre alla tastiera, vengono visualizzati anche dei suggerimenti di cose che possiamo scrivere a Siri, quali ad esempio “Leggimi i messaggi”, oppure “Quali eventi ho nel calendario?”. I suggerimenti si aggiornano in tempo reale man mano che iniziamo a digitare la nostra richiesta.
Per inviare la richiesta, possiamo toccare un suggerimento, oppure fare tap sul tasto invio (l’icona con la freccia verso l’alto) presente nel campo di input.
Dopo la risposta, se l’interazione con Siri prosegue, il campo di input rimane visibile e accessibile nella parte inferiore della schermata, per consentirci di proseguire con altre richieste testuali.
Un tocco su di esso mostra di nuovo la tastiera.
L’opzione Scrivi a Siri è attivabile e disattivabile in Impostazioni > Apple Intelligence e Siri > Parla e scrivi a Siri.
Qui è possibile personalizzare anche altre opzioni di configurazione che riguardano come avviare una conversazione con Siri.
Nelle nostre prime prove, ci sono risultate subito chiare ed evidenti le enormi potenzialità dell’integrazione tra Siri e Apple Intelligence, e dell’integrazione di entrambe con i contenuti e le funzionalità dei prodotti e dei servizi Apple.
L’implementazione ci sembra però ancora acerba. Sia Siri che Apple Intelligence paiono non ancora al livello dell’attuale stato dell’arte degli assistenti virtuali e dei chatbot basati su intelligenza artificiale.
Queste carenze potrebbero essere imputabili in parte al fatto che, pur essendo stata distribuita con iOS 18.4, si tratta della prima release di Apple Intelligence in italiano. E in parte a un certo ritardo che la società di Cupertino sta scontando nel campo dell’AI, con Apple Intelligence. La quale, lo ricordiamo, peraltro è ancora in versione beta.
Ci auguriamo che, per le prossime release di iOS 18 Apple lavori a fondo per rilasciare tutte le funzionalità avanzate pre-annunciate, e per migliorare e potenziare l’esperienza di Siri e Apple Intelligence su iPhone, che ha le potenzialità per imprimere una forte spinta alla produttività su mobile.
