Home Cloud Il cloud ibrido ha vinto: è il modello IT di riferimento

Il cloud ibrido ha vinto: è il modello IT di riferimento

Dalla seconda edizione della ricerca globale Enterprise Cloud Index di Nutanix, studio realizzato valutando i progressi nell’adozione di cloud privati, ibridi e pubblici da parte delle aziende, risulta che le aziende hanno in programma di spostare i loro investimenti su architetture di cloud ibrido nei prossimi cinque anni.

L’85% degli intervistati ha indicato il cloud ibrido come modello operativo IT ideale.

La ricerca Enterprise Cloud Index

Per il secondo anno Nutanix ha incaricato Vanson Bourne di intervistare 2.650 responsabili delle decisioni in ambito IT in 24 paesi, in merito a quale tipologia di cloud utilizzano per le loro applicazioni aziendali e quale prevedono di utilizzare in futuro, alle problematiche degli ambienti cloud e a come i loro progetti cloud si sovrappongono ad altri progetti e priorità IT. Il sondaggio ha coinvolto aziende di diverse dimensioni e di vari settori in Americhe, EMEA e Asia-Pacifico e Giappone.

Cloud oltre il risparmio

Lo studio di quest’anno ha evidenziato che la creazione e l’esecuzione di una strategia cloud è diventata una sfida multidimensionale.

Un tempo un’importante value proposition associata al cloud pubblico rappresentava un sostanziale risparmio iniziale in termini CapEx. Oggi invece pare che le aziende abbiano capito che ci sono altre considerazioni da fare nella scelta del cloud più adatto alle esigenze di business, e che una strategia cloud one size non si adatta a tutti i casi d’uso.

Ad esempio, le applicazioni con un utilizzo non prevedibile sono più adatte ai cloud pubblici che offrono risorse IT flessibili, mentre i carichi di lavoro con caratteristiche più prevedibili spesso possono essere eseguiti on-premise ad un costo inferiore rispetto al cloud pubblico.

I risparmi dipendono anche dalla capacità delle aziende di abbinare ogni applicazione al servizio cloud e al livello di prezzo appropriato e di rivedere costantemente i piani e le tariffe dei servizi, che cambiano frequentemente. Nel contesto attuale di continua evoluzione la flessibilità è essenziale e il cloud ibrido la offre.

Secondo il report di Nutanix le applicazioni stanno migrando dal cloud pubblico verso infrastrutture on premise: il 73% degli intervistati, l’82% in Italia, ha dichiarato di voler spostare alcune applicazioni dal cloud pubblico e tornare all’on premise e, di questi, il 22% intende spostare cinque o più applicazioni. Questo evidenzia in parte l’esigenza delle aziende della flessibilità del cloud ibrido per poter adattare le loro infrastrutture in base a necessità variabili nel tempo.

La sicurezza continua ad essere il fattore che più influisce sulle strategie future delle imprese in materia di cloud. Il 60% degli intervistati (il 75% in Italia) del 2019 ha dichiarato che il livello di sicurezza del cloud è ciò che maggiormente influenza i loro piani futuri di adozione. Allo stesso modo, la sicurezza dei dati e la conformità rappresentano la principale variabile (26%) nel decidere dove eseguire un determinato carico di lavoro.

I professionisti IT considerano il cloud ibrido come il modello operativo IT più sicuro. Il 28% degli intervistati (il 41% in Italia) ha indicato l’ibrido come modello più sicuro superando nettamente il 21% (19% in Italia) di chi ha scelto un modello di cloud privato/on premise e più del doppio rispetto a coloro (13% a livello globale, 10% in Italia) che hanno scelto data center privati (non cloud) tradizionali. Uno dei motivi di tutto ciò è che in questo modo le aziende possono scegliere il cloud più adatto ai loro requisiti di sicurezza.

Circa un quarto degli intervisti (23,5%) attualmente è in ritardo e non utilizza alcuna tecnologia cloud. Tuttavia i piani riferiti dagli intervistati indicano che entro un anno il numero di imprese che non utilizzano il cloud è destinato a scendere al 6,5% e tra due anni al 3%.

Le aziende stanno cercando di integrare il cloud computing con i loro obiettivi di trasformazione digitale: quasi tre quarti (72%) degli intervistati ha dichiarato che la trasformazione digitale sta favorendo l’adozione del cloud, mentre il 64% ha detto cheè la principale priorità di business in azienda.

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