Serena Manuel vola con il nuovo Cad

Da venti a cinque ore per progettare un pezzo. Anche così si sta al passo col mercato

Luzzara, provincia di Reggio Emilia. Siamo nel pieno dell’area d’elezione della meccanica agricola italiana. Qui, dalla fusione di Serena, specializzata nella produzione di morsetteria, e Manuel, irrigatori a pioggia, nel 1963 nasce Serena Manuel. La missione? “Diventare leader nella produzione di attrezzature per impianti zootecnici e agricoli”.


Mario Barbieri, 68 anni, presidente della società, uno dei due “ragazzi” (l’altro era Leonido Iotti, scomparso qualche anno fa) che all’epoca unirono le loro forze. Missione riuscita, a quanto pare: oggi, l’azienda produce e distribuisce in tutta Europa attrezzature per impianti zootecnici e agricoli, quali morsetti e supporti, accessori per la mungitura, per le recinzioni, per sistemi di cattura, tappi e poste, oltre ad attrezzature per stalle, serre, sistemi per la filiera del latte e dell’allevamento bovino.


Con 27 dipendenti, Serena Manuel nel 2007 ha registrato un fatturato di oltre 6 milioni di euro, pari a un incremento del 10,9% rispetto al 2006. Un mercato che sente i benefici effetti dell’allargamento dell’Europa ad altri paesi, con un nuovo impulso alla domanda di attrezzature all’avanguardia.


Oggi Serena Manuel offre un catalogo di 215 famiglie di articoli caratterizzati da un’alta ripetibilità, qualità e precisione, e assicura ai clienti la possibilità di personalizzazione dei componenti e delle soluzioni. La maggior parte degli articoli viene prodotta tramite operazione di tranciatura e formatura a freddo di lamiera. Oltre a produrre, però, la società di Luzzara progetta il prodotto finito e le relative attrezzature, come gli stampi.


“Da quando è stato creato l’ufficio tecnico circa otto anni fa, queste operazioni di studio e progettazione di prodotti e attrezzature sono sempre state eseguite con software Cad 3D”, spiega Manuel Barbieri, 34enne figlio di Mario, vice presidente della società. I processi decisionali rispetto all’innovazione tecnologica vedono coinvolti padre, figlio e il responsabile dell’ufficio tecnico.


“A fronte di esigenze presenti o future, decidiamo come procedere e a cosa dare precedenza in termini di budget e di impegno del personale – dice Manuel – Seguiamo questa procedura per ogni esigenza o soluzione, sia essa di produzione, progettazione, logistica o altro”.


In fatto di Cad, la società ha una lunga storia. Il primo software scelto per “avviare” l’ufficio tecnico è stato SolidWorks che, secondo Manuel, ha il grande vantaggio di essere un prodotto di facile uso, cosa che comporta una ridotta attività di formazione. Questo Cad viene ancora usato per progettare nuovi prodotti di bassa complessità e per eseguire la manutenzione sull’archivio disegni esistente.


Negli ultimi anni, il contesto è cambiato:”Abbiamo la necessità di rispondere in modo sempre più rapido alle richieste del mercato e dei clienti”. In questo senso, il “vecchio” Cad accusava qualche lacuna nella progettazione di attrezzature ad alto grado di complessità come gli stampi per la lavorazione della lamiera, frustrando le aspettative dei progettisti in termini di flessibilità e velocità. “Da qui – ricorda Manuel – è nato il nostro incontro con Siemens Plm Software, che ci ha proposto Nx con un pacchetto di strumenti dedicati alla progettazione degli stampi per lamiera e, soprattutto, per quelli a passo”.


Le aspettative erano soprattutto per una riduzione dei tempi di progettazione e la garanzia di un costante approvvigionamento di articoli e prodotti personalizzati. Il prodotto è usato dagli addetti alla produzione, che dopo un corso di formazione di base, e aver preso dimestichezza col prodotto, ne hanno seguito un altro per la progettazione degli stampi a passo, conoscendo più da vicino il modulo Progressive Die Wizard di Siemens Plm Software.
Il vantaggio più macroscopico derivante dall’adozione di Nx? Sta nell’affermazione che i Barbieri fanno all’unisono: “In passato, per definire le parti generali di uno stampo impiegavamo circa 20 ore; oggi, ne bastano appena cinque”. Soddisfatti, dunque, tanto che la società ha acquistato di recente anche il pacchetto Nx Design Simulation per l’analisi Fem, da utilizzare in combinazione con i normali strumenti messi a disposizione da Nx in modo da studiare nuovi prodotti ancor più complessi.

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