La riduzione dei costi di stampa in Ubi Banca

Circa un anno e mezzo fa, Fsc è stata chiamata da Ubi Banca per gestire tutto il parco stampanti. Il contesto di partenza delineava una realtà con circa 10.000 utenti, 761 filiali su tutto il territorio nazionale e altre 168 nuove attivazioni. «Con il …

Circa un anno e mezzo fa, Fsc è stata chiamata da Ubi Banca per gestire tutto il parco stampanti. Il contesto di partenza delineava una realtà con circa 10.000 utenti, 761 filiali su tutto il territorio nazionale e altre 168 nuove attivazioni. «Con il cliente, dopo aver definito quali sono i siti rappresentativi, abbiamo gerarchizzato le sedi e quindi abbiamo fatto un assessement delle printer installate – spiega Danilo A. Salladini, marketing manager Services di Fsc -. Poi, in base a queste rilevazioni, abbiamo definito il progetto, che deve essere il più performante possibile e deve consentire dei risparmi. In questo caso, abbiamo diminuito il numero di macchine e sostituito quelle obsolete con nuove tecnologie. Un altro impegno è stato quello di posizionarle in modo corretto nei singoli uffici, dopo uno studio di layout. Quindi abbiamo proposto la nostra valutazione di risparmio finale, per cui una volta che il cliente ha accettato, abbiamo implementato un progetto pilota su alcuni siti, con l’obiettivo di capire se gli utenti, che abbiamo catalogato per funzioni e attività, sono soddisfatti della disposizione delle macchine, se la logistica funziona e quant’altro. Una volta rifinita l’architettura, si è proceduto su tutti gli altri siti».

Grazie al Print Lifecycle Management di Fsc, nel primo anno Ubi Banca ha ridotto i costi di produzione del 15%, mentre nell’anno in corso l’obiettivo è di arrivare a un -25%, che rappresenta un risparmio di 400.000 euro.

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