Crescono le necessità di protezione anche se «la recessione europea legata alla crisi dei subprime – esordisce Eric Domage, manager Western European Security Research and Consulting di Idc – ha effetti sugli investimenti informatici. Nonostante questo, …
Crescono le necessità di protezione anche se «la recessione europea legata alla crisi dei subprime – esordisce Eric Domage, manager Western European Security Research and Consulting di Idc – ha effetti sugli investimenti informatici. Nonostante questo, il mercato della sicurezza in Europa occidentale continuerà a crescere, anche se a ritmi meno sostenuti che in passato. Eccezion fatta per la quota dei servizi di sicurezza gestiti, infatti, il tasso medio annuo di crescita del giro d’affari in quest’area, che nel periodo 2004-2007 è stato pari al 18%, sarà dell’11% nel quinquennio 2008-2012. Il comparto è maturo, anche se alcuni paesi come la Russia, relativamente al riparo dai terremoti finanziari, crescono più di altri e se nuova linfa vitale arriva dalle nazioni entrate nella Ue, come la Romania». Cio e Cso di tutto il mondo si trovano, oggi, sempre più costretti tra budget It “limati” e minacce sempre più subdole. Da un lato, il comportamento “leggero” di agenti e personale interno, che ha moltiplicato le falle di ambienti It, come quelli aziendali, che dovrebbero essere “a tenuta stagna”. Dall’altro, l’inarrestabile ampliamento dei confini dell’organizzazione. «Io la definisco deperimetrizzazione – prosegue l’analista -. Oramai, in Europa occidentale, il tasso di laptop nelle aziende è vicino al 50%, contro il 30% dell’anno 2000, e questo ha pesanti ripercussioni sulla protezione delle informazioni che transitano nel sistema centrale. La progressiva apertura verso l’esterno degli ambienti It aziendali, unita all’aumento in termini numerici e all’affinamento delle minacce, ha prodotto un vero e proprio boom dei contratti di sicurezza as a service». Questo mercato, infatti, secondo l’analista, sta crescendo ed «è il frutto di un nuovo modello di accesso e condivisione delle informazioni in azienda – sostiene -, non più fisso, come avveniva in passato, con apparati e software in casa, ma virtualizzato». L’ultimo consuntivo disponibile, relativo all’anno 2006, mostra un giro d’affari della sicurezza gestita in Europa occidentale di poco superiore ai 5 miliardi di dollari, con prospettive di crescita anno su anno da qui al 2012 del 17%. «Di questo turnover – sottolinea – il 10% è rappresentato dalla consulenza, il 28% dall’implementazione, il 60% dalle operation e il 2% dall’education. Se si guarda alle tecnologie, la metà dei servizi di sicurezza gestiti è relativa a firewall, il 15% a sistemi di prevenzione delle intrusioni, una quota pari riguarda la gestione delle identità, il 12% la sicurezza endpoint, il 6% la protezione della posta elettronica e il 2% la protezione dei contenuti».





