Second Life ha bisogno degli altri media

I numeri di un mondo ancora gracile dove funziona meglio la comunicazione interna alle aziende

Prima esaltato dai media internazionali e poi sbertucciato, Second Life cerca una strada di crescita normale sapendo che la strada davanti a sé è ancora lunga. Molto lunga. I numeri parlano chiaro. La popolazione registrata supera i 13,5 milioni di persone, in Italia gli utenti registrati sono oltre 415.000, ma gli avatar (i personaggi che raffigurano l’utente nel mondo tridimensionale di Sl) attivi sono 189.629 negli Stati Uniti e 22.578 in Italia.


“Second Life oggi è come l’Internet dei primi tempi”, spiega Mattia Crespi amministratore delegato di Isn Virtual Worlds società che realizza progetti di marketing e strategie d’impresa per i mondi virtuali. Ha bisogno di tempo per crescere e soprattutto di tanta tecnologia per rendere sempre più user friendly l’ambiente. Qualcuno però in Sl ci crede. A parte le aziende che utilizzano


La piattaforma Grid (www.secondlifegrid.net), Ibm sta lavorando con Linden Lab, la società proprietaria del mondo virtuale, per una versione di Second Life per le aziende, mentre Sun ha in cantiere Project Wonderland, un ambiente 3d open source destinato a un utilizzo business. E Banca Intesa sta già utilizzando ambienti in 3d per le riunioni interne.


Second Life pare dunque avviata per un utilizzo interno da parte delle grandi aziende, mentre ancora lungo è il cammino per sviluppare tutte le sue potenzialità sul versante della comunicazione.


Roberta Cirillo è una regista che si occupa di video-editing e grafica 3d e si è specializzata nei Machinima, un genere di film realizzato con particolari tecniche di ripresa attraverso una piattaforma virtuale grafica 3d. “Su Second life – racconta – non c’è bisogno di una troupe, cameraman tecnici delle luci. E per ottenere sofisticati movimenti di macchina non c’è bisogno di una gru. Basta una persona che conosca le tecniche del machinima e un montatore creativo per la fase di postproduzione”. Un bel risparmio di costi. Ma visti i numeri di Sl è chiaro che il filmato per avere successo dal punto di vista della comunicazione deve essere un piccolo tassello di un progetto che comprenda anche altri media e, soprattutto, che riesca a rimbalzare, per esempio, in tv o venga citato dai quotidiani. Per il momento Second life per essere efficace ha bisogno di radio, tv, stampa e Internet.


Le sue gambe sono ancora gracili.

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