Il motore di ricerca del futuro parla italiano

Si chiama Pharos ed è frutto di un progetto finanziato dalla Ue e che vede coinvolte tredici realtà europee, tra cui Web-Model, spin-off del Politecnico di Milano. La grande novità è la possibilità di effettuare ricerche all’interno di audio, video e immagini

Dal prossimo anno le ricerche in
Internet non saranno più limitate ai soli contenuti testuali, ma si estenderanno
ad audio, video e immagini. Parola di Web-Model,
spin-off del Politecnico di Milano
, che assieme ad altre dodici realtà di
otto paesi europei sta sviluppando il progetto Pharos (Platform for searcHing
of Audiovisual Resources across Online Spaces)
, il quale è finanziato dalla Ue e ha come obiettivo
di dare origine a un nuovo browser capace di effettuare ricerche all’interno di
contenuti multimediali
.

La tecnologia alla base di Pharos,
precisa il gruppo Engineering che coordina l’iniziativa assieme a France
Telecom e alla norvegese Fast,
permetterà agli internauti di effettuare nuovi tipi di ricerca: si potrà per
esempio ricercare all’interno delle
registrazioni video
dei telegiornali della settimana tutti gli spezzoni
dove si parla di un particolare soggetto; oppure registrare col proprio cellulare una canzone udita in un qualsiasi
luogo e inviarla al motore di ricerca
, che restituirà indicazioni sul brano
e i link a canzoni simili che l’utente
potrebbe gradire; oppure, di nuovo, ricercare
in una collezione di video a sfondo turistico
tutte le località simili a quella
rappresentata in una fotografia scattata col proprio cellulare.

L’elemento caratterizzante di Pharos è
una tecnologia che permette di inserire
nel motore di ricerca nuovi algoritmi di analisi di dati multimediali
(ad
esempio, per il riconoscimento dell’identità del parlatore o di ricerca di
edifici all’interno di materiali video), in modo che il motore stesso possa
sfruttare un’ampia gamma di possibilità per rispondere a nuove e inedite interrogazioni.

In Pharos non mancano ovviamente
alcuni aspetti tipici del Web 2.0,
come un approccio alla ricerca di
tipo sociale: il browser consentirà
infatti di personalizzare l’interfaccia utente e le risposte alle
interrogazioni in base alle azioni dell’utente stesso e
, più in generale, alle
caratteristiche della comunità complessiva degli utilizzatori
.

Ed è proprio la progettazione
dell’interfaccia utente di Pharos l’aspetto che vede impegnata in prima persona
Web Models, la quale è proprietaria di una tecnologia brevettata per la
costruzione automatica di interfacce Web sofisticate e potenti.

Una prima versione prototipale di Pharos è stata presentata nei
giorni scorsi
, mentre una versione
in una forma praticamente definitiva è prevista a cavallo tra la fine del 2008
e l’inizio del 2009
. La roadmap del progetto prevede che Pharos sia pronto per l’esordio commerciale
nella seconda metà del prossimo anno
.

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