Il laboratorio di Frascati ha ideato una tecnica innovativa. Ma ora ci vogliono duecentomila euro per la fase finale
Le dimensioni del mercato del falso spingono le istituzioni verso misure più aggressive di contenimento e le aziende a tutelarsi per difendere il made in Italy. Così da una parte è stato firmato un accordo dall’alto commissario per la lotta alla contraffazione, Giovanni Kessler, e dal direttore centrale della Polizia criminale, Nicola Cavaliere per la costituzione di una banca dati, mentre dall’altra fiorisce il mercato delle misure anti-falsi.
In quest’area c’è spazio per la ricerca come quella effettuata nei laboratorio Eccimeri, Centro Ricerche Enea di Frascati che unisce la consueta marchiatura digitale a una nuova tecnica fisica di scrittura/lettura tramite litografia nell’estremo ultravioletto (Euv) su supporto luminescente.
“Si tratta – spiega Paolo di Lazzaro, responsabile scientifico del laboratorio – di una tecnica assolutamente nuova, di difficile contraffazione e con coefficiente di sicurezza scalabile secondo le esigenze del cliente”.
L’idea è di proiettare tramite luce nell’estremo ultravioletto (Euv) un disegno-replica della maschera su un film sottile di fluoruro di litio (LiF), un materiale luminescente che può essere applicato al documento/oggetto di interesse. Il disegno della maschera (logo, codice, barre, numeri) è invisibile ad occhio nudo e invisibile a qualunque trattamento di elaborazione e decriptazione
immagine utilizzata dai contraffattori (filtri digitali, software dedicati). “Il nostro sistema infatti prevede una lettura “fisica” (non digitale) del disegno, impossibile da effettuare senza la conoscenza della tecnica e senza gli strumenti adatti. La verifica dell’autenticità si ottiene tramite il sistema di lettura dell’immagine fluorescente e a due diversi sistemi di codifica/decodifica”.
In questi sistemi di watermarking (la tecnica di marchiatura digitale invisibile, utilizzata per ottenere la certezza dell’autenticità e dell’identificazione di provenienza di un documento e/o di un oggetto, ndr) il disegno risulta illeggibile anche al contraffattore che, per assurdo, conosca la tecnologia e abbia gli strumenti di lettura. Inoltre, la complessità del sistema di scrittura con radiazione Euv può essere aumentata a piacere fino a renderla virtualmente inimitabile; è possibile infatti proiettare il disegno della maschera attraverso speciali ottiche per Euv anziché tramite la semplice riproduzione a contatto.
Funzionante in laboratorio, la soluzione della struttura dell’Enea deve ora passare alla realizzazione di un prototipo per il quale è necessario uno sponsor.
Fondi europei e investitori privati sono le possibili soluzioni per il laboratorio di Frascati chepunta su aziende interessate a questo tipo di soluzioni. “L’investimento sarebbe di circa duecentomila euro – spiega Di Lazzaro – che servirebbero per acquistare sorgenti di luce da modificare con 4-5 mesi di lavoro e altri strumenti”.
Maggiori informazioni possono essere richieste a
Paolo Di Lazzaro
Responsabile scientifico del Laboratorio Eccimeri, Centro Ricerche Enea Frascati
Tel. 06 94005722; Fax: 06 94005334; E-mail: dilazzaro@frascati.enea.it





