Stabilità e costi guidano le scelte It di Daikin

Normal, contingency e opportunity: così Daikin suddivide il proprio budget It

Crm, virtualizzazione, contact center, document management. Sono questi i progetti che stanno accompagnando il 2008 Daikin Air Conditioning Italy, filiale della multinazionale giapponese nota per i sistemi di climatizzazione. Gli uomini dei sistemi informativi, in totale una decina per gestire tre sedi e quasi duecento dipendenti, sono, dunque, impegnati a ottimizzare i processi e migliorare l’efficienza interna.


I servizi sono erogati da San Donato Milanese, sede centrale della società che, dal 2001, ha adottato Sap R/3 come Erp e a cui presto, per la gestione delle offerte, dei servizi post vendita e del contact center, si andrà ad aggiungere proprio il discorso Crm. «Nel compiere le nostre scelte – spiega Gianni Montagna, information systems manager dell’azienda -, partiamo dalle necessità aziendali, valutando le proposte del mercato. Nel caso del Crm, ad esempio, ci siamo orientati su Sap, essendo questo il nostro sistema di riferimento ma abbiamo, comunque, compiuto le ricerche necessarie, richiedendo presentazioni e demo per essere rassicurati sulla rispondenza della soluzione alle nostre esigenze». La stessa prassi è stata seguita anche per lo sviluppo di un contact center che si baserà sul VoIp: dopo essersi mossa sul mercato, prendendo in considerazione le soluzioni leader, l’It di Daikin ha fatto propria l’esperienza dell’affiliata spagnola, dove era stato studiato un progetto assimilabile, oltre ad aver visitato aziende dotate della medesima soluzione. «Normalmente, per ambiti limitati, si fa perno sulle conoscenze pregresse – annota il manager -, mentre su progetti di un certo peso, con un forte impatto anche a livello organizzativo ed economico, ci si mette in campo con tutti i crismi del caso». Un accurato studio, quindi, sarà alla base anche delle future scelte It di Daikin, legate a doppio nodo alla strategia aziendale, magari per quanto riguarda le Soa, l’archiviazione documentale e la virtualizzazione. Quest’ultima è già stata contemplata per quanto riguarda l’area sistemistica, ma non ancora estesa ai servizi principali. Fresca di ingresso in azienda è anche l’infrastruttura blade, sulla cui strada la società conta di proseguire, «sempre che risponda completamente alle nostre necessità – annota Montagna -. Bisogna stare molto attenti quando si fanno dei cambiamenti a livello tecnologico, guardare in primo luogo alla stabilità dell’Erp, motivo per cui aspetteremo ancora un paio d’anni prima di aprirci alle Soa. Preferisco puntare su piattaforme consolidate, implementandole solo quando possono garantire un valore aggiunto».


Il tutto stando attenti agli investimenti, ma con la consapevolezza che l’It è, da sempre, considerata un punto di forza dall’azienda. «La stesura dei budget è semestrale, con revisioni periodiche – specifica Montagna -. Con un occhio di riguardo ai costi, cerchiamo di presentare i progetti nel modo più dettagliato possibile, suddivisi per area, per acquisti di software, macchine, manutenzione, comunicazione, consulenza specialistica. Presentiamo alla direzione una documentazione completa, indicando numero per numero tutto quello che l’It ha in mente di realizzare nel corso dell’anno». In particolare, il budget, è suddiviso in tre parti: normal, contingency e opportunity. «Queste ultime due voci scattano nel momento in cui, nei primi sei mesi del nostro anno fiscale, ci si rende conto di come è la situazione vendite e, di conseguenza, ci si adegua, con un ragionamento sulle priorità», precisa il manager.


Le leve che Montagna muove per far passare gli investimenti sono, quindi, quelle tradizionali, votate a migliorare quanto più possibile l’efficienza «e ad avere una tecnologia sempre aggiornata, che ci permetta di perfezionare le prestazioni e i servizi che eroghiamo oltre a garantire la sicurezza». Motivo per cui anche la formazione occupa un ruolo di rilievo. «Daikin è molto attenta a questo aspetto per tutte le aree aziendali – continua Montagna -, dunque anche per l’It, a maggior ragione per il fatto che noi dobbiamo essere in grado di poter gestire in autonomia tutte le nuove tecnologie che utilizziamo».


Il rapporto con l’offerta, invece, rappresenta la nota negativa. «Ogni tanto capitano situazioni nelle quali una maggiore attenzione da parte del fornitore, magari per quanto riguarda le risorse a disposizione, sarebbe gradita – indica -. In generale, comunque, ci affidiamo a marchi all’avanguardia e, quindi, la relazione riguarda più i loro partner. Quando captiamo che questi ultimi cominciano a darci dei problemi, cerchiamo di riportare la situazione sui binari corretti, oppure optiamo per soluzioni più drastiche come è successo sette anni fa durante l’implementazione di Sap. Il partner che ci seguiva non ci ha garantito i risultati attesi e, pertanto, è stato sostituito con un altro che tuttora ci segue. Come in tutte le cose, è sempre la persona che fa la differenza».

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