Il malware guarda al mondo Apple

Un rapporto di Sophos evidenzia una nuova attenzione da parte del crimine informatico nei confronti di piattaforme diverse da Windows.

Nei giorni scorsi Sophos ha pubblicato il nuovo “Rapporto sulla sicurezza 2008”, nel quale vengono prese in esame le tendenze attuali ed emergenti nel panorama della sicurezza informatica.

Tra le novità più interessanti segnalate nel rapporto, la nuova attenzione rivolta dal crimine organizzato al mondo Apple.
Windows non è più il solo sistema operativo nel mirino dei pirati informatici e il malware per Mac non è più stato creato unicamente dai ricercatori per dimostrare eventuali vulnerabilità nel sistema operativo di Apple o per mettere alla prova la propria abilità, bensì da criminali informatici a caccia di profitti.
Molte versioni del Trojan OSX/RSPlug, avvistato per la prima volta a novembre 2007, sono state ad esempio inserite su siti web creati ad hoc per infettare i computer Mac e per rubare i dati personali e l’identità dei navigatori Internet.

Più in generale, il rapporto evidenzia come i laboratori Sophos attualmente identificano una media di 6.000 pagine web infette al giorno, una pagina ogni 14 secondi: nella maggior parte dei cosa (83%) si tratta di pagine web di persone e società completamente all’oscuro che i propri siti siano controllati dagli hacker.

Da un lato, evidenzia il rapporto, gli utenti stanno imparando a difendersi dal malware tradizionale, ma dall’altro l’utilizzo sempre più esteso delle nuove tecnologie mobili e dei dispositivi wireless, ad es. l’iPhone e l’iPod Touch di Apple, potrebbe fornire agli hacker nuovi vettori di attacco.
Ed è proprio nella mobilità che i rischi sono destinati ad aumentare, anche su piattaforme finora relativamente immuni come Linux. 

Si conferma inoltre, cosa evidenziata anche da altri, analoghi rapporti, una nuova attenzione nei confronti di organizzazioni governative: lo scorso anno sono aumentate in modo sensibile le accuse reciproche di collusione con il crimine informatico tra diversi Paesi, accuse che vedono protagoniste soprattutto Russia e Cina.

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