Acer regina dei notebook Emea

La debolezza del dollaro impedisce all’Italia di raggiungere il traguardo del miliardo di euro di fatturato.

Da azienda di produzione di pc, Acer si è modificata negli ultimi anni in una società di vendite e marketing, dando in outsourcing la produzione, mentre per il 2008 l’obiettivo è di trasformarsi in una brand company (che a livello di gruppo, oltre ad Acer affianca anche i marchi appena acquisiti Gateway e Packard Bell).

«La missione, però, è sempre la stessa: quella di ridurre le barriere tra uomo e tecnologia» ha detto Massimo D’Angelo, vice presidente di Acer Europe, Middle East & Africa, che ha sciorinato una serie di cifre realizzate dalla società: a livello di Acer Inc (che include i fatturati delle partecipate almeno al 50% e gli ultimi due mesi e mezzo di Gateway) i preliminari dell’esercizio fiscale 2007 parlano di revenue per oltre 14 miliardi di dollari (+25% sul 2006), mentre il fatturato prodotti si è attestato sui 13,5 miliardi, pari a una crescita del 34%.

Per il 2008 l’obiettivo è di far salire questa cifra a 20 miliardi, vendendo 25 milioni di pezzi, mantenendo così la posizione di terzo player nei pc.

La distribuzione del fatturato per aree di mercato nell’anno in corso vedrà salire il peso degli Usa al 32% (era il 21% nel 2007) e scendere Europa al 49% e l’Asia al 19%.

Riguardo all’Emea, nel 2007 Acer ha realizzato oltre 7 miliardi, diventando il secondo fornitore di pc: nello specifico, primo nei notebook e terzo nei desktop e nei monitor.

A livello italiano, il 2007 si è chiuso con 870 milioni di euro (+3%), ma le stime erano di raggiungere il miliardo. Obiettivo non centrato a causa della penalizzazione del dollaro sull’euro, come ha spiegato il country manager, Federico Carozzi. Tuttavia, la società ha mantenuto salda la posizione di primo vendor di notebook e secondo nei desktop a livello sia consumer che professionale. Per l’esercizio in corso, il manager ha ribadito l’obiettivo del miliardo di fatturato e una ulteriore crescita nel numero dei clienti per quanto riguarda il canale che dovrebbero salire a 32.000 partite Iva.

Nel corso del 2007, inoltre, si è ulteriormente ampliato il laboratorio di assistenza di Rho (7.000 mq), che oggi conta 87 tecnici.

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