Un Cio su due è in linea

Studio di Ca su 300 It manager mondiali di aziende sopra i 250 milioni di dollari: chi allinea tecnologia e business vince. Ma solo la metà ce l’ha fatta.

Secondo uno studio realizzato da Ca intervistando 300 Cio di aziende con fatturato annuo superiore ai 250 milioni di dollari, la priorità dei responsabili It di tutto il mondo è di realizzare un migliore allineamento tra gli investimenti informatici e gli obiettivi di business. Per il momendo solo la metà di loro ha già raggiunto tale traguardo.

Il 74% degli intervistati ritiene che stabilire in modo più adeguato le priorità nella spesa informatica sulla base delle esigenze di business effettive dell’azienda sia un obiettivo cruciale per la funzione di gestione dei Sistemi informativi. Le principali ragioni per farlo sono la possibilità di evitare spese che generino solamente un basso Roi e la necessità di soddisfare le richieste provenienti dai responsabili di business.

In base alla ricerca i responsabili It negli Stati Uniti sono meno soddisfatti rispetto ai colleghi europei delle performance della propria organizzazione dal punto di vista della qualità del servizio offerto agli utenti finali, del contenimento dei costi e di altri obiettivi di business. Però sono più soddisfatti rispetto agli altri in fatto di attuazione delle iniziative di automazione e virtualizzazione.

L’ostacolo principale che oggi affronta chi vuole promuovere un allineamento migliore, secondo il 53% degli intervistati in tutto il mondo, è la mancanza di competenze adeguate dentro la propria azienda. Nel Regno Unito e in Germania solo il 40% ritiene che l’ostacolo principale sia rappresentato dalla mancanza di competenze professionali e il 37% afferma che la sfida più critica consiste nell’integrazione ancora inadeguata fra le tecnologie.

Analizzando i fattori di successo nel promuovere l’allineamento fra It e business aziendale, il 67% degli intervistati reputa che il principale sta dalla standardizzazione delle policy e delle procedure.

I Cio australiani e giapponesi indicano le best practice fra i fattori determinanti che permettono di raggiungere gli obiettivi, anche se in realtà solo uno su due ha già adottato o ha dichiarato che adotterà il modello Itil nel giro di un anno, rispetto al 71% degli intervistati nel Regno Unito e in Germania, e il 50% di quelli statunitensi.

L’inchiesta ha anche rivelato che sono prevalentemente inglesi e tedeschi a dichiarare che nella propria azienda è già in atto l’implementazione di un Cmdb (Configuration Management Data Base).

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