Infosecurity 2008 alle porte

Presentata l’ottava edizione della manifestazione che si terrà dal 5 al 7 febbraio a Milano. In agenda anche storage e Rfid.

Creare e diffondere cultura della sicurezza tra le aziende è l’obiettivo di Infosecurity, Storage Expo e Trackability Italia 2008, che si svolgerà dal 5 al 7 febbraio presso il padiglione 17 Mic di Fieramilanocity.

Antivirus, business continuity, disaster recovery, crittografia, identity management e mobile security, ma anche data storage, storage networking e tecnologie Rfid, saranno i temi principali dell’evento.

«Dallo scorso anno – ha spiegato Arturo Colantuoni Sanvenero, direttore generale di Reed Exhibitions Italia – stiamo cercando di creare una manifestazione che si rivolga, ai professionisti dell’It, ma anche a un pubblico più ampio, che comprende decisori d’acquisto e top management. Vogliamo far parlare le industry mediante un linguaggio gestionale e poco tecnico. Per questo, gli argomenti saranno approfonditi, oltre che negli stand delle aziende, in convegni, seminari, talk show e aree demo dove i visitatori potranno partecipare a simulazioni dal vivo».

Nel corso della sessione d’apertura saranno presentati i risultati della ricerca fatta dall’Osservatorio Information Security Management. «I nostri obiettivi – ha evidenziato Paolo Maccarrone, responsabile scientifico dell’Osservatorio – sono analizzare l’Information security con un taglio innovativo, attraverso lo studio dei trend in atto, con particolare attenzione alle domande degli utenti che non hanno ottenuto risposte e focalizzandoci soprattutto sulla realtà italiana».

Le anticipazioni date della ricerca, basata su 30 interviste approfondite e una survey inviata a circa 300 Cio, mostrano un panorama eterogeneo. Alcune grandi aziende sono consce della problematica della sicurezza e si stanno, di conseguenza, attrezzando. Le Pmi hanno ancora molto lavoro da fare, mentre la Pa sembra essere il settore più sensibile al tema.

Trackability sarà un altro argomento importante dell’evento. «Monitorare le fasi di produzione – ha detto Colantuoni Sanvenero – per avere un prodotto sicuro sta diventando sempre più importante. Questo vale non solo per i chip, ma anche per le applicazioni che riguardano la nostra vita quotidiana come, ad esempio, il mondo alimentare e farmaceutico».

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