Dal body rental alla consulenza It
Una struttura basata su quattro business unit, la volontà di crescere anche tramite acquisizioni, un rinnovato interesse per progetti e business solution e un maggiore impiego del canale.
Questi i cardini del piano triennale di Ags Group, azienda di consulenza e sviluppo applicativo partita quasi dieci anni fa come società di body rental e che oggi conta quasi 400 dipendenti, per un fatturato che nel 2007 dovrebbe assestarsi attorno ai 21 milioni di euro.
La strada che Gianni Racchetti, amministratore delegato di Ags ha detto di voler seguire per raggiungere tali obiettivi prevede un aumento del volume di affari, un miglioramento della percezione della qualità dell’offerta e un’ottimizzazione della struttura organizzativa interna.
Perché, molto sinceramente, lo stesso Racchetti ha ammesso che «se raramente ci capita di perdere clienti (attualmente concentrati nei mercati bancario, assicurativo e delle telecomunicazioni – ndr), ci è più difficile coinvolgerne di nuovi».
Da qui la decisione di investire in formazione per i propri consulenti e di aprirsi a nuove aree di business, sinergiche o complementari, anche tramite acquisizioni, come recentemente accaduto con Open Technology Experts, specializzata in ambito It governance, operazione che ha fruttato ad Ags partnership con vari nomi noti nel mondo del system management, Hp in testa. La cifra triennale destinata alla crescita esterna dovrebbe aggirarsi sui 18/19 milioni di euro.
«Le realtà che richiamano il nostro interesse – ha precisato Stefano Padrin, presidente di Ags Group – sono società di progetti e servizi, di piccole-medie dimensioni, con competenze specialistiche molto elevate».
«Ci sentiamo sottostimati rispetto alle nostre potenzialità – gli ha fatto eco Racchetti – e intendiamo, invece, far cogliere la qualità della nostra offerta a oggi non pienamente valorizzata, attraverso l’approfondimento delle variabili chiave, la verifica della congruità con le esigenze del cliente e la gestione costante delle commesse. I rapporti attuali saranno consolidati e l’attenzione nei confronti di procedure organizzative e processi aumenterà».





