La competizione aziendale inizia con i venti addetti

La dimensione delle aziende non è un fattore discriminante per il successo se l’impresa è innovativa, capace di attuare strategie complesse e dotata di buone connessioni esterne. Certo è che sotto una certa soglia competere è molto difficile. A questa …

La dimensione delle aziende non è un fattore discriminante per il successo se l’impresa è innovativa, capace di attuare strategie complesse e dotata di buone connessioni esterne. Certo è che sotto una certa soglia competere è molto difficile.

A questa conclusione arriva la ricerca Censis-Aip (Associazione italiana della produzione) pubblicata su “Impresa”, la rivista di management del gruppo Il Sole 24 Ore e che fa parte del libro “Modelli di crescita delle Pmi” edito da Il Sole 24 Ore.

Nata un anno fa, la ricerca, che è stata condotta su un campione di 530 piccole e medie imprese italiane, «sembra delineare la possibilità dell’affermarsi di un modello nuovo di Pmi – scrive Domenico Palmieri, presidente dell’Associazione italiana della produzione – meno focalizzata su obiettivi a breve termine di risparmio e di efficienza poco duraturi, come quelli attuati massicciamente a metà e alla fine degli anni Novanta attraverso la delocalizzazione di fasi della produzione in paesi a basso costo di manodopera e più orientata a operare con una visione di mercato ampia. Un modello che non punta solo ai costi o al prodotto, ma che sa anche collocare i prodotti sui mercati con personalizzazioni e accordi distributivi più sofisticati, attraverso alleanze e reti di alleanze in grado di valorizzare i contenuti di creatività, che sono innegabili, ma che non si impongono da soli». Emerge, quindi, prosegue Palmieri, una minoranza di imprese capaci di sopperire con un approccio nuovo alla questione dimensionale, utilizzando leve e strumenti differenti. Questo non significa però che la dimensione non sia importante.

La stessa ricerca individua, pur dicendo che non si tratta di una discriminante per il successo, nella soglia dei venti addetti lo spartiacque. Da lì in poi è possibile operare efficacemente, in Italia e all’estero, adottando strategie articolate e approcci gestionali innovativi.

Piccoli sì, ma senza esagerare.

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