La sicurezza al centro

Il comune di Cuneo ha introdotto un sistema di videosorveglianza per monitorare il proprio territorio

La tutela dei cittadini e la salvaguardia del patrimonio artistico di cui dispone sono per il comune di Cuneo, priorità da proteggere. Per rispondere, quindi, all’esigenza di controllo del territorio, di prevenzione e repressione delle attività illecite e di una migliore viabilità urbana, sono state installate 57 telecamere fornite da Axis, azienda specializzata in sistemi di videosorveglianza e soluzioni di networking, connesse sia via fibra ottica sia tramite tecnologia “ethernet over power lines”.

«Il sistema si è dimostrato all’altezza delle aspettative, affidabile e di facile configurazione», ha detto Pier Angelo Mariani, direttore del settore elaborazione dati del comune di Cuneo. A testimonianza di ciò, la volontà di estendere il numero di telecamere.

Una centrale operativa, che si trova presso il comando della Polizia municipale, permette la visualizzazione e il controllo delle immagini; un dispositivo di acquisizione e memorizzazione è, invece, collocato presso il settore elaborazione dati dell’ente. Attraverso un lavoro congiunto con la questura e il comando provinciale dei carabinieri sono stati definiti il numero di telecamere e la collocazione più idonei a realizzare un efficace controllo della zona. Presso la centrale operativa, è possibile visualizzare tutte le immagini, brandeggiare (in orizzontale e in verticale) le telecamere mobili e analizzare i filmati. L’impianto è dotato, poi, di un sistema centralizzato di registrazione su disco, per consentire la memorizzazione in modo sicuro delle riprese effettuate. Un’altra variabile essenziale per il comune era il rispetto della legge sulla privacy. Per questo motivo, l’accesso alle centrali di controllo e alle immagini è consentito esclusivamente ai responsabili del trattamento dei dati del corpo della polizia municipale, della questura e dei carabinieri. Sono, poi, gli incaricati del settore elaborazione dati a provvedere alla gestione informatica di tutta la struttura. L’archivio delle informazioni costituisce, per il tempo di conservazione stabilito, ovvero 7 giorni, un patrimonio di conoscenze per l’autorità giudiziaria, competente a procedere in caso di rilevata commissione di reati. Il costo del progetto è stato di 216.000 euro ed è stato finanziato per il 50% dalla regione Piemonte e il 50% dal comune.

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