Una decina di produttori in pole position fra cui Hp, Fujitsu Siemens, Medion, Iomega. Non ancora disponibile la versione italiana del sistema operativo.
Dopo l’ondata di Media Center, che non si è rivelata lo tsunami sperato
da Microsoft, la casa di Redmond riprova a portare in casa un computer specializzato
con Windows Home Server. E dopo l’annuncio del sistema operativo adesso cominciano
ad arrivare le prime macchine.
L’approccio di Windows Home Server prevede l’acquisto di un computer compatto.
Al momento ci sono una decina di produttori che stanno sviluppando l’hardware
tra cui Hp, Fujitsu Siemens, Medion (699 euro il prezzo della soluzione proposta)
e Iomega per citare i più importanti in Italia. Supporta dischi con interfaccia
SATA, eSATA, USB e Firewire, in modo da aumentare lo spazio a disposizione aggiungendo
dischi esterni o interni a seconda della configurazione del produttore.
Collegato direttamente al computer o alla rete, Home Server consente di:
- mettere in condivisione file fino a 12 pc diversi,
- effettuare il backup automatico o manuale dei computer in rete,
- procedere al ripristino dei pc che salvano l’immagine del sistema via rete,
- condividere cartelle, anche in remoto, grazie al nome di dominio gratuito
che è compreso nel prezzo. Quando si è fuori di casa, a patto
di avere una connessione ad Internet, si può dunque accedere al proprio
archivio dati.
Purtroppo in questa prima uscita, un po’ come accaduto per Media Center, il
sistema non sarà disponibile in italiano ma solo in inglese, tedesco
francese.





