L’ordine a mano è sbagliato

Uno studio su oltre 300 It manager europei rivela che si commettono ancora errori nella gestione ordini dovuti alla manualità.

Una ricerca commissionata da Sterling Commerce a Vanson Bourne Monograph e condotta online lo scorso agosto, sottoponendo le domande a 312 It manager di Regno Unito, Francia e Germania, ha rivelato che 3,4 ordini su 100 vengono elaborati in modo errato a causa di interventi manuali, provocando perdite finanziarie evitabili e implicazioni economiche a lungo termine.

In media, le aziende che elaborano un milione di ordini al mese sostengono dei costi in penali che superano i 16 milioni di Eeuro ogni anno a causa di inefficienze a livello operativo.

Sempre stando alla ricerca, 8 It manager su 10 si affidano ancora a sistemi di comunicazione di tipo manuale, come e-mail e fax, per inviare e ricevere i documenti relativi a ordini e acquisti con i partner della supply chain commerciale. Oggi solo metà delle aziende europee comunica con fornitori e clienti per via elettronica.

L’indagine ha evidenziato anche come molte aziende riscontrino difficoltà a integrare i sistemi It dei partner della supply chain esterna, riducendo la possibilità di automatizzare l’elaborazione dei documenti.

Le aziende europee ritengono che l’integrazione con i sistemi di back-end sia la problematica più pressante per quanto riguarda le comunicazioni con i partner commerciali.

A seguire, ci sono la capacità di soddisfare le richieste di fornitori e clienti per gestire i nuovi protocolli Edi e le risorse richieste per gestire l’infrastruttura B2B.
Le aziende europee incorrono in media in multe di 39 euro per ogni ordine inesatto a causa di errori creati dal re-inserimento dei dati.

I risultati evidenziano come a livello europeo, la Francia detenga il più alto numero di errori sugli ordini, 5,34 ogni 100, causando una multa con costo medio unitario pari a 48,25 euro.

Segue la Germania con 4,25 ordini su 100, multa con costo medio unitario pari a 30,47 euro e il Regno Unito con 2,34 ordini su 100, con multa con costo medio unitario pari a 36,3 euro.

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