La rete e il suo futuro, le criticità e le numerose possibilità d’utilizzo. Ogni azienda la vive in modo e, soprattutto, in tempi differenti che, tuttavia, fanno perno su un’unica tendenza: la collaborazione, chiesta a gran voce sottoforma di integrazi …
La rete e il suo futuro, le criticità e le numerose possibilità d’utilizzo. Ogni azienda la vive in modo e, soprattutto, in tempi differenti che, tuttavia, fanno perno su un’unica tendenza: la collaborazione, chiesta a gran voce sottoforma di integrazione tra aziende con infrastrutture diverse.
Dei diversi approcci al networking si è parlato durante un recente incontro organizzato da Orange Business Services, braccio operativo di France Telecom per i i servizi di comunicazione verso il mondo business, in cui, aziende legate al system integrator da rapporti di consulenza o di vera e propria partnership hanno potuto dire la propria sulla trasformazione in essere nell’infrastruttura di rete.
Giacomo Buico, network services director di Sia-Ssb (società attiva nell’area del processing delle carte di credito e di debito, dei sistemi di pagamento, dei capital market e dei servizi di rete) ha, ad esempio, sottolineato come business e It tendano sempre più spesso a confondersi, soprattutto in aziende che si aprono ai confini internazionali. E questo è proprio il caso di Sia-Ssb che sulla rete come «cuore del flusso dei dati tra istituti finanziari» ha investito molto, per creare un network di collegamento anche alla Pubblica amministrazione, altro settore di interesse per l’azienda insieme a quello bancario. «L’It ha generato nuove prospettive di business e ancora ne può creare», specifica Buico, tant’è che nel 2006, sono stati più di 8 i TeraByte scambiati tra istituti finanziari attraverso 600 connessioni alla rete proprietaria di Sia. A parere di Buico, un ruolo importante in questa direzione è giocato dai fornitori che «potrebbero fungere da cassa di risonanza per le applicazioni dei propri clienti, diffondendole sul mercato». La rete, poi, per l’utilizzatore finale «va trasformata in servizi fruibili» ed essere sinonimo di sicurezza e di Ip, che «ha ancora grossi margini di miglioramento».
Anche per Francisco Javier Garzon Fernandez, Cio della filiale locale dell’utility spagnola Gas Natural, il contributo dell’Ict alla crescita del business è determinante sotto varie forme, come la possibilità di offrire «comunicazioni voce e dati sicure anche in zone disagiate. Le nuove tendenze tecnologiche cambieranno il nostro modo di lavorare sotto vari aspetti – anticipa Garzon Fernandez -, dall’utilizzo degli strumenti al modo di condividere l’informazione». Per questo motivo, ma anche per allineare maggiormente l’impostazione It italiana (più tradizionale, derivante dall’acquisto di tre diverse società) a quella iberica (più avanzata), Gas Natural fa leva sulla competenza dei partner e, parlando di rete (coinvolgendo Orange Business Services, che già la segue in Spagna), intende collegare via Hdsl le sedi lungo lo Stivale, introdurre soluzioni di videoconferenza, telefonia Ip, sicurezza e, per il futuro, puntare sul voice assessment (sempre in direzione del VoIp), sull’Interactive voice response e su progetti machine to machine.
Il VoIp è anche al centro dei progetti di Decathlon Italia, nota catena di matrice francese che produce e distribuisce articoli sportivi, 46 store in tutt’Italia e la volontà di aprirne dieci nuovi ogni anno. «La nostra It è decisamente spinta – spiega Antonello Pro, It manager della società -, ma, dal punto di vista della fonia, che dal 2006 è sotto la responsabilità dell’It, la situazione era complessa vista l’assenza di uno strandard di riferimento per le centrali telefoniche, contratti di manutenzione costosi e di difficile gestione, nessuna scalabilità».
Il progetto VoIp, tutto italiano e che dovrebbe coprire un intervallo temporale di 12 settimane, ha quindi l’obiettivo di accrescere l’efficienza e l’efficacia, riducendo al contempo i costi, migliorando produttività e mobilità: «Le esigenze – indica il manager – di una gestione semplificata, di un’unica piattaforma, di un maggiore dettaglio dei costi, di statistiche e report di traffico oltre all’integrazione con le applicazioni di Crm ci hanno spinto verso il VoIp, che dalle nostre valutazioni, in cinque anni consentirà un risparmio di qualche milione di euro».





