Compass

Alessandro La Bella – sales manager

Il panorama delle aziende che si rivolgono all’outsourcing è variegato e difficilmente è possibile fare una classificazione con confini definiti. Meglio fare una classificazione per driver che conducono ad una scelta di outsourcing. In passato quello principale è stato il costo.

Spesso questa convinzione si è dimostrata errata e le aziende che hanno stipulato contratti con questo spirito si sono viste incrementare i costi dell’It a causa della scarsa flessibilità dei contratti. Oggi la tendenza è di effettuare outsourcing che consentano di avvalersi di competenze e flessibilità non arrivabili con la sola gestione interna. Un fenomeno interessante è relativo al settore Finance dove, a seguito dei processi di fusione la tendenza è di mantenere in casa l’Ict. Queste aziende ricorrono ad outsourcing di tipo selettivo per quei beni/servizi che si possono definire a basso valore aggiunto.

Quanto ai settori di utilizzo, in primis il mondo dei servizi di Tlc è quello che più facilmente si presta a essere esternalizzato. Relativamente alle Risorse umane, si assiste a una più elevata esternalizzazione dei processi legati alla gestione dei cedolini mentre si tiene in casa ciò che riguarda la gestione dei profili professionali.

L’archiviazione documentale presenta un trend di crescita nelle piccole-medie imprese, principalmente nel settore manifatturiero. Spesso i vantaggi di tipo economico sono calcolati sulla base del prezzo del primo anno di servizio evidenziando la notevole convenienza nel breve periodo e non considerando l’impatto economico di medio che, spesso, è in controtendenza rispetto al breve. Tipicamente è l’Ad che, a fronte degli intravedibili risparmi, caldeggia l’iniziativa di outsourcing.

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