Milena D’Imperio – director Outsourcing
Il trend nelle grandi aziende, soprattutto nel settore bancario, è di affidare alcuni processi in outsourcing, evitando il full outsourcing tradizionale visto come un pericolo dal decisore Ict. Per le medie aziende, l’idea del full outsourcing è attraente, ma chiedono di essere rassicurato su livelli di servizio e reale efficienza.
Il segmento di mercato che andrebbe più curato è quello della Pal, in cui andrebbero facilitati meccanismi di aggregazione che porterebbero naturalmente a una scelta propensa all’outsourcing. L’archiviazione documentale e i processi gestionali tradizionali sono più facilmente cedibili in outsourcing. Sta emergendo sempre più, però, una richiesta da parte delle aziende non strutturate di utilizzare l’outsourcing anche per potenziare il posizionamento sul mercato di riferimento, soprattutto in fase di espansione, anche attraverso l’ottimizzazione, l’innovazione tecnologica, le infrastrutture e le competenze che solo l’outsourcing può fornire.
Vantaggi economici: di reali non ce ne sono. Vi è però un vantaggio in termini di maggior efficienza che porta a una gestione delle risorse interne più concentrata sul core business. A parità di costo la scelta dell’outsourcing può portare a margini migliori e di conseguenza un aumento dei profitti per l’azienda. A patto che l’out-sourcer non si arroghi il diritto di gestire le scelte, soprattutto quelle tecnologiche, senza tener conto delle esigenze del cliente e del mercato, che richiede che i diversi player lavorino insieme per sviluppare soluzioni congiunte.





