Econtentplus, l’insegnamento sbarca sul web

Guida al programma che punta a rendere più accessibili, utilizzabili e sfruttabili i contenuti digitali in Europa

Il programma Econtentplus è stato istituito dalla Commissione europea con l’obiettivo di rendere i contenuti digitali in Europa più accessibili, utilizzabili e sfruttabili, facilitando la creazione e la diffusione di informazioni in settori di pubblico interesse a livello comunitario. Il programma si propone di creare migliori condizioni di accesso e di gestione dei contenuti e servizi digitali in ambienti multilinguistici e multiculturali e intende ampliare le possibilità di scelta degli utenti sostenendo nuove modalità di interazione con contenuti digitali ottimizzati in termini di conoscenza.
Per raggiungere l’obiettivo generale del programma sono state predisposte tre diverse linee di azione:
– facilitare l’accesso ai contenuti digitali e il loro uso;
– migliorare la qualità e promuovere le migliori pratiche in materia di contenuti digitali;
– rafforzare la cooperazione tra i soggetti attivi nel settore dei contenuti digitali e la sensibilizzazione.
Econtentplus rappresenta l’evoluzione del programma Econtent e prepara la strada ad un quadro strutturato per contenuti digitali di qualità in Europa che la Commissione sta attualmente preparando. Lo Spazio europeo dei contenuti digitali – così sarà chiamato tale quadro di riferimento – prenderà spunto dal trasferimento di conoscenze ed esperienze, dallo scambio di buone pratiche e dalla conoscenza reciproca promossa da Econtentplus, allo scopo di realizzare un contesto coerente e integrato per l’utilizzo dei contenuti digitali, nell’ottica della società della conoscenza promossa dalla strategia di Lisbona per la crescita e l’occupazione.
Per il programma sono stati stanziati 149 milioni di euro per l’arco di tempo 2005-2008.

Beneficiari
Al programma Econtentplus possono partecipare le persone giuridiche stabilite negli Stati membri ai sensi degli articoli 43-48 del Trattato che istituisce la Comunità europea. Inoltre possono prendere parte al programma le persone giuridiche stabilite nei Paesi candidati all’adesione (Croazia, Turchia e Repubblica Jugoslava di Macedonia) e nei Paesi Efta (Norvegia, Islanda e Liechtenstein).
Anche i Paesi terzi possono prendere parte al programma, ma in questo caso non è previsto alcun contributo comunitario.
I partecipanti possono essere singoli oppure associati in un consorzio.
Si ricorda, però, che è necessario dimostrare il “valore aggiunto europeo” di ogni progetto. Pertanto, appare difficile che iniziative promosse da un singolo Paese possano avere tale valore.
Inoltre, i partecipanti devono dimostrare di essere in grado di portare a termine il progetto dal punto di vista finanziario, fornendo l’adeguata documentazione che dimostri la liquidità, e dal punto di vista professionale, fornendo prova delle adeguate competenze.

Spese ammissibili
Le spese, debitamente giustificate, sono considerate ammissibili solo se necessarie allo svolgimento del progetto e previste nel contratto di sovvenzione. I costi ammissibili sono classificati in:
1. costi diretti:
– costi del personale: riguarda il tempo effettivo dedicato allo svolgimento del progetto dal personale direttamente coinvolto nella sua realizzazione. Devono essere esplicitamente previsti nel contratto di sovvenzione;
– costi di viaggio e soggiorno: è richiesta l’autorizzazione della Commissione per destinazioni esterne agli Stati membri, ai Paesi candidati o agli Stati terzi inclusi nel progetto;
– costi relativi al subappalto: i partecipanti devono dimostrare di essere in grado di svolgere l’attività richiesta. Tuttavia, se necessario, alcune parti del progetto possono essere realizzate in subappalto. La spesa è ritenuta ammissibile se accompagnata da un preventivo che dimostri la convenienza dell’offerta secondo il criterio del miglior prezzo. La Commissione richiede un’approvazione scritta preventiva nel caso in cui l’importo totale del subappalto ecceda il 20% dei costi ammissibili oppure sia superiore a 100.000 euro o ancora se il subappaltatore è stabilito in un Paese terzo.
– altri costi specifici: costi per l’organizzazione di conferenze e seminari, progettazione dei siti web e spese per i domini Internet, tipografia, traduzione, acquisizione di licenze. Altri costi specifici devono essere esplicitamente autorizzati dalla Commissione.
2. costi indiretti:
– costi di gestione calcolati sotto forma di una quota fissa pari a massimo il 30% dei costi del personale;
– altri costi di gestione: affitti, spese per riscaldamento, altre bollette, fornitura per ufficio, computer, spese postali, ecc.

Attività agevolabili
Il programma riguarda aree di attività di pubblico interesse che trovano poco spazio nel mercato e che necessitano, perciò, di un sostegno comunitario speciale.
Quattro sono gli ambiti segnalati nel programma di lavoro presentato dalla Commissione europea.
Informazione geografica. A causa della sua pervasività, l’informazione a carattere geografico è un contenuto a forte impatto sulla società. Essa, infatti, è rilevante per tutte le attività economiche, dai trasporti ai servizi telefonici e multimediali, e per molte politiche, come ad esempio la prevenzione dei disastri naturali. Nonostante tali premesse, il suo potenziale non è sfruttato a pieno e le iniziative poste in essere, spesso a carattere pubblico, presentano dati non comparabili, non omogenei e con molti “gap” informativi. Econtentplus mira a superare questi vuoti e a promuovere l’uso delle informazioni geografiche nel settore pubblico.
Contenuti educativi. Oggigiorno, i contenuti a carattere educativo sono fortemente diffusi nel web e hanno carattere sia pubblico sia privato.
Ciononostante, la disponibilità di materiale educativo online di qualità è ancora un problema a causa dei costi di produzione e della mancanza di esperienza. Spesso, inoltre, l’informazione offerta non risponde a specifici bisogni e le tecnologie utilizzate non sono adeguate. Per questo Econtentplus incoraggia soluzioni che integrano aspetti tecnici, pedagogici e organizzativi, al fine di migliorare in modo significativo l’uso di contenuti educativi online.
Librerie digitali. Le istituzioni culturali e scolastiche, inclusi gli archivi, le biblioteche e i musei, stanno sviluppando collezioni online, sia digitalizzando i contenuti propri, sia acquisendo contenuti già digitalizzati. Tuttavia, queste risorse mancano di visibilità a livello comunitario e globale, in quanto sono dotati di una scarsa “interoperabilità”, cioè la capacità di interagire con i principali sistemi e piattaforme e in ambienti informatici eterogenei.
Un uso efficace delle informazioni disponibili necessita di infrastrutture e supporti adeguati. Per questo Econtentplus mira a uniformare la disponibilità di contenuti culturali, scientifici e/o scolastici attraverso il sostegno allo sviluppo di raccolte dati interoperabili e di sistemi di accesso facilitati.
Rafforzamento della cooperazione tra i portatori di contenuto digitali. Le risorse linguistiche catturano la conoscenza del linguaggio umano e il suo utilizzo nel tempo. Esse riguardano sia il linguaggio scritto che quello parlato. Pertanto banca dati di lessico, terminologie e vocabolario rappresentano una risorsa fondamentale per la trasmissione delle conoscenze oltre che per lo sviluppo economico e la competitività e i rapporti tra i popoli. Il programma mira a rafforzare il rapporto e la trasmissione di buone pratiche tra coloro che possiedono questo tipo di contenuti digitali.
Le azioni vengono attuate tramite tipologie di progetti specificamente individuate dal programma di lavoro.

Agevolazione
Nel caso in cui il progetto sia ritenuto idoneo, la Commissione europea procede a stipulare un apposito contratto di sovvenzione per la realizzazione delle attività.
Il contributo varia a seconda della tipologia di progetto:
– per i “Progetti mirati” il contributo finanziario può ammontare al massimo al 50% dei costi diretti e indiretti ritenuti ammissibili ai sensi del contratto di sovvenzione;
– per i “Network per la diffusione delle buone pratiche” è possibile finanziare esclusivamente i costi diretti nella misura massima dell’80% delle spese ammissibili;
– per i “Network tematici” il sostegno finanziario, limitato ai costi diretti, può coprire fino al 100% delle spese sostenute nel caso del coordinatore del progetto.
Per gli altri partecipanti i costi ammissibili sono soltanto quelli di viaggio e soggiorno.
Inoltre, nel caso dei network, questi dovrebbero prevedere una parte di budget per l’eventuale ingresso di nuovi membri, poiché l’apertura della rete è uno degli elementi fondamentali e dei risultati auspicati dal programma Econtentplus.

Procedura
La proposta di progetto deve essere redatta, in base a quanto previsto dallo schema contenuto nell’apposita guida, in tre parti, utilizzando i moduli a tal fine predisposti: una contenente informazioni legali e amministrative, una descrittiva dell’iniziativa proposta e una relativa al budget. La domanda può essere presentata in una qualsiasi delle lingue ufficiali dell’Unione europea, ma la Commissione richiede la traduzione in inglese almeno della parte narrativa.
La proposta deve pervenire alla Commissione entro e non oltre il 4 ottobre 2007 alle ore 17 locali.
Può essere inoltrata o in formato elettronico, seguendo le istruzioni contenute nel sito internet:
http://ec.europa.eu/information_s ociety/activities/econtentplus/call s/proposals/index_en.htm, oppure in formato cartaceo, in duplice copia, all’indirizzo seguente: Commissione Europea DG Società dell’informazione e media, Econtentplus Palazzo Jean Monnet, Ufficio EUFO 1181 Via Alcide De Gasperi L-2920, Lussemburgo.
La procedura di valutazione delle proposte pervenute, che dovrebbe concludersi entro marzo 2006, si basa su criteri di ammissibilità, di aggiudicazione e di selezione.
I progetti che superano la selezione accedono alla fase di negoziazione del contratto di sovvenzione. Il modello base di contratto non è negoziabile, ma possono essere discussi gli aspetti tecnici, legali o finanziari della proposta, sulla base della valutazione effettuata dalla Commissione.
Una volta firmato da entrambe le parti, il contratto di sovvenzione entra in vigore e il progetto può essere avviato il primo giorno del mese seguente a quello in cui è stato firmato il contratto.

(per maggiori approfondimenti vedi Finanziamenti&Credito, Novecento media)

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