5% La quota di budget It dedicata alla Bi
Flavio Ferlini, dirigente area sistemi informativi dell’Università degli Studi di Pavia
Utilizzati soprattutto nell’ambito del controllo di gestione, con applicazioni nelle aree del personale, della finanza e della didattica, gli strumenti di Business intelligence sono stati implementati da tempo dai sistemi informativi dell’Università degli Studi di Pavia.
«I prodotti – ha sottolineato Flavio Ferlini, dirigente area sistemi informativi dell’ateneo – sono stati in parte sviluppati internamente e in parte acquistati da più fornitori di settore. Le soluzioni utilizzano, infatti, tecnologie di Oracle, di MicroStrategy e di Microsoft. Nella loro selezione si è tenuto conto soprattutto di casi applicativi nello stesso settore, ma anche di suggerimenti da parte di nostri consulenti».
Con un’incidenza pari al 5% sul budget It disponibile, le soluzioni di Bi implementate esplicano principalmente funzionalità riconducibili alla reportistica, «tuttavia per alcune tipologie di utenti – ha continuato Ferlini – sono disponibili anche funzioni per l’analisi dinamica dei dati. Attualmente stiamo prevedendo di estendere ulteriormente l’ambito di applicazione delle soluzioni, senza, però, comportare interventi sulla parte infrastrutturale».
Secondo il responsabile It dell’ateneo, i vantaggi riscontrati nell’utilizzo degli strumenti di Bi sono principalmente riconducibili a una maggior efficacia nel campo del controllo di gestione e a un’accresciuta consapevolezza rispetto al significato delle dinamiche di alcuni fenomeni, in particolare nella didattica.
«Gli interventi più significativi – ha proseguito Ferlini – hanno riguardato l’armonizzazione delle informazioni a livello dei data base di produzione. E, per alcuni aspetti, sono stati messi a punto anche metodi originali di interpretazione dei dati. Sul lato offerta, invece, la complessità maggiore è stata la condivisione con il fornitore di alcune necessità tipiche del nostro settore applicativo». Proprio per questo, il migliore suggerimento del responsabile It dell’ateneo a chi sta valutando le diverse soluzioni sul mercato è quello di focalizzare l’attenzione su prodotti che siano già impiegati nello stesso ambito d’applicazione.
L’azienda
825 e 1361: queste due date segnano l’inizio dell’Università di Pavia, ateneo tra i più antichi d’Europa. All’825 risale il capitolare dell’imperatore Lotario che costituì a Pavia la scuola di retorica per i funzionari del regno; lo Studium Generale fu invece fondato da Carlo IV nel 1361. Tra i periodi di maggior fama dell’Università di Pavia, spicca il XVIII secolo, con la radicale riforma di Maria Teresa e Giuseppe II d’Asburgo, accompagnata da un programma di potenziamento delle strutture didattiche, di ricerca e di riassetto edilizio, che ha dato alla sede dell’Università l’aspetto che ancora oggi conserva. Tra i docenti insigniti del premio Nobel, l’ateneo vanta Camillo Golgi (Nobel per la Medicina nel 1906), il chimico Giulio Natta e il fisico Carlo Rubbia.
Oggi l’Alma Ticinensis Universitas di Pavia offre, nelle tre sedi di Pavia, Cremona a Mantova, 9 facoltà e 103 corsi di laurea per un totale di 24.000 studenti, 15 collegi universitari, 1.600 borse di studio. I docenti/ricercatori sono 1.120, mentre l’area tecnico/amministrativa conta 959 dipendenti





