Stefano Paci, responsabile It del comune di San Gimignano, usa l’unified communication.
Risparmio e innovazione erano alla base del progetto di adeguamento dell’infrastruttura di comunicazione ideato da Stefano Paci, del Servizio Sistema Informatico, Comune di S. Gimignano.
Sin dal momento dell’introduzione del VoIp (con telefoni Cisco), il comune della Valdelsa ha potuto sperimentare una buona riduzione dei costi delle telefonate interne che sono veicolate sulla rete dati, unita ad altri risparmi riconducibili alla gestione centralizzata e al basso costo di esercizio e creazione di servizi aggiuntivi.
Pare che uno dei benefici maggiormente percepiti dai dipendenti comunali sia dato dalla qualità del servizio audio che supera quella di tipo tradizionale. I miglioramenti riguardano anche le attività degli operatori non vedenti che ora sono in grado di evadere più chiamate su più linee nel medesimo apparecchio.
Il progetto di Paci in una prima fase aveva l’intento di unificare le due reti distinte utilizzate per telefonia e dati. È partito quindi dal cablaggio strutturato, realizzato con fibra ottica e rame, per predisporre una rete adeguata per supportare gli apparati di rete Cisco.
Sono stati poi introdotti gli switch Power over Ethernet e dal gennaio di quest’anno è stato introdotto il Cisco Unified Communications Manager, che svolge le funzioni dei centralino tradizionale.
L’inclusione di componenti di sicurezza e funzionalità di controllo da remoto dà all’unica persona che si occupa dell’infrastruttura tecnologica del Comune la possibilità di tenere tutto sotto controllo anche qualora non si trovi fisicamente in sede.
Paci ritiene di essere già pronto «nel momento in cui si tratterà di estendere la struttura anche alle altre sedi del Comune o di aggiungere alla rete altre innovative soluzioni».





