Anche le Pmi stampano. E sprecano

Una ricerca di Lexmark rivela che l’ottimizzazione dei costi di stampa è una disciplina poco praticata

Anche le piccole e medie imprese possono ottimizzare le spese di stampa solo che non lo sanno. Una ricerca commissionata da Lexmark e condotta da Ipsos Global rivela infatti che numerose aziende ignorano completamente anche i più semplici metodi per razionalizzare l’utilizzo dei sistemi di stampa.


L’indagine, che ha interessato 1.400 aziende con un massimo di 250 dipendenti in sette diversi Paesi, ha evidenziato che, sebbene la riduzione dei costi, la gestione della complessità dei sistemi e il loro impatto ambientale siano elementi chiave un’impresa su tre non prevede la definizione di piani operativi volti a ridurre il Tco (Total cost of ownership) relativo ai flussi documentali e a migliorare le attività di controllo del parco stampanti.


Inoltre, un dipendente su tre non ha mai fatto nulla per contribuire al contenimento dei costi di stampa nonostante il 61% degli impiegati del campione confermi che la propria azienda stia stampando molto di più rispetto a due anni fa.


In questo scenario l’Italia si distingue con una percentuale di aziende pari al 66% che dichiara di essere “sempre attente” all’utilizzo dei sistemi di stampa e agli sprechi correlati, soprattutto in termini di costi; la restante parte delle imprese (il 34%) intervistate ha affermato di “non aver mai eseguito una verifica dei sistemi”.


L’Italia risulta la più attiva (61%) anche per l’adozione di strategie ambientali che vengono applicate nella definizione e attuazione di prassi e metodologie volte a gestire al meglio la tecnologia.


Questo approccio, tuttavia, non contempla l’impegno a diminuire la quantità di stampe prodotte: solo il 14% delle realtà italiane intervistate, infatti, sostiene che la propria azienda sta abbattendo i volumi di stampa in modo significativo rispetto a due anni fa e di questa percentuale ben il 75% ha attribuito la diminuzione delle attività di stampa all’incremento delle comunicazioni elettroniche.


I risultati della ricerca mostrano una larga diffusione dei multifunzione, ma anche l’immaturità delle Pmi nella capacità di sfruttare appieno tutte le potenzialità del mezzo.


Rispetto all’utilizzo dei diversi dispositivi di stampa emerge che l’88% del campione dispone di una stampante (multifunzione, laser o ink-jet) ogni 1-10 dipendenti e che rispetto a questa percentuale ben il 66% utilizza stampanti multi-funzione; inoltre si evince che il tasso di utilizzo di questi sistemi cresce con l’aumentare delle dimensioni dell’azienda (63% delle aziende con meno di 50 dipendenti e 89% di quelle oltre i 151 dipendenti).


In Italia il 55% delle imprese intervistate fornisce una stampante ogni 2/4 dipendenti e l’83%% di esse possiede stampanti multifunzione.


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