Quattro business unit per meglio seguire il mercato

Infracom ha iniziato nel 2006 a mettere ordine in un processo di crescita tumultuosa, che ha caratterizzato i primi anni di attività, dovuta all’aggregazione di diverse aziende, ciascuna con una propria storia, cultura e con specifiche competenze. «Dal …

Infracom ha iniziato nel 2006 a mettere ordine in un processo di crescita tumultuosa, che ha caratterizzato i primi anni di attività, dovuta all’aggregazione di diverse aziende, ciascuna con una propria storia, cultura e con specifiche competenze. «Dal ridisegno complessivo – ci spiega il direttore generale, Giovanni Zola – è emerso un quadro di sintesi che ci vede operare in 4 business unit denominate Grandi clienti, Distretti Industriali, Mobilità e Servizi per il Territorio e Infrastrutture e Servizi di Rete. Sul piano del business hanno uguale importanza, anche se l’ultima che ho citato è quella che pesa di più, in quanto è al centro dell’attività di integrazione avviata nel giugno scorso. In Infrastrutture e Servizi di Rete sono compresi tutti i nostri servizi in ambito Tlc, che vanno dalla gestione dell’infrastruttura all’erogazione di servizi tipici di un operatore di Tlc, come voce, dati, Internet fino ai servizi a valore aggiunto, basati sempre sull’utilizzo della rete di telecomunicazioni: Web application e outsourcing e Network It service».

Il tutto, basato su tecnologie innovative, come una rete che poggia integralmente sul protocollo Ip e che, grazie a questa integrazione, «seguirà le evoluzioni tecnologiche delle Next Generation Network di cui tanto si sente parlare, – osserva Zola – con un occhio attento al wireless, di cui siamo da sempre degli utilizzatori, in quanto siamo licenziatari del wireless local loop nel Veneto e su questo abbiamo fondato una nostra strategia di accesso già nel passato. Una ulteriore mission di Infrastrutture e Servizi di Rete è quella di essere un supporto tecnologico per le tre business unit che sono basate sulle attività di Information technology. La prima Grandi clienti, che per noi in prevalenza appartengono al mondo finance, cioè i grandi istituti di credito, e le grandissime realtà industriali come Eni e Finmeccanica, ha una forte interazione con la neonata Infracom Network Application, che è un veicolo di sintesi che raggruppa tutta l’attività della business unit Infrastrutture e Servizi di Rete, che di fatto è il fornitore di tecnologia Tlc per le altre tre business unit».

La unit Distretti Industriali, come osserva Zola, ha la stessa filosofia di approvvigionamento prima descritta e poi deroga al mondo dei Distretti Industriali tutti i servizi di Ict con un approccio di outsourcing integrale di tutte le necessità.

«Il nostro mercato abitualmente è costituito dalla media impresa italiana, che spesso opera a livello mondiale, per cui noi le gestiamo tutti i servizi di Tlc a livello internazionale, tutta l’elaborazione e lo storage dei dati, gestiamo il sistema informativo basato su un Erp, con a corollario una serie di applicazioni più o meno specialistiche, in funzione dell’attività svolta. Offriamo, quindi, un servizio completo per tutta la catena del valore dell’Ict, con un maggior valore aggiunto per quei mercati di cui conosciamo meglio il processo industriale, in quanto siamo in grado di cogliere le specifiche esigenze del nostro cliente per offrirgli con l’Ict un reale valore aggiunto. Con l’approccio per Distretti cerchiamo di lavorare su industrie omogenee, in modo da riuscire a ingegnerizzare il know how di queste industrie e generare delle economie di scala».

Infine la business unit dedicata a Mobilità e Servizi per il Territorio ha una filosofia che è molto simile a quella dei Distretti, però applicata agli enti locali, in particolare al mondo della mobilità, che per Infracom non significa telecomunicazioni mobili, ma piuttosto aiutare chi opera nel mondo della logistica a gestire i flussi di mobilità che costituiscono il core della loro attività. «Noi intendiamo la mobilità come un sistema complesso – conclude il direttore generale – attraverso il quale raccogliamo informazioni elementari sui fatti che accadono nel movimento di mezzi, merci e persone e che trasferiamo ai gestori sotto forma di informazioni rilevanti per la gestione del loro core business, per la fatturazione e poi per dare un’informativa complessiva all’utenza».

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