Già un anno e mezzo fa circa, Peoplesoft aveva annunciato il proprio arrivo diretto in Italia, con l’intento di commercializzare soprattutto la propria soluzione per la gestione delle risorse umane. Da allora poco si è saputo delle evoluz …
Già un anno e mezzo fa circa, Peoplesoft aveva annunciato il proprio
arrivo diretto in Italia, con l’intento di commercializzare
soprattutto la propria soluzione per la gestione delle risorse umane.
Da allora poco si è saputo delle evoluzioni a livello locale, anche
perché, nel frattempo, l’azienda (come un po’ tutto il mercato Erp)
ha subito un forte rallentamento nelle performance finanziarie, si è
riorganizzata a livello mondiale e ha riprogettato la propria intera
suite per renderla adatta alle infrastrutture Internet-oriented.
Ora, Peoplesoft ci riprova anche a livello locale, con una nuova
struttura, una strategia meglio definita e l’intenzione di proporre
il proprio range completo di prodotti. "Abbiamo trascorso questo
lasso di tempo – chiarisce Martin Mackay, vicepresidente
International Marketing – per rendere globale la nostra azienda,
in passato conosciuta soprattutto sul mercato americano. Dunque, al
di là dei cambiamenti produttivi, abbiamo creato un’infrastruttura
capace di supportare multinazionali e clienti locali allo stesso modo
e abbiamo localizzato i nostri prodotti, ora disponibili, quindi,
anche in italiano".
La struttura nazionale parte con un organico di circa 25 persone:
"é un mix di tecnici e commerciali – spiega il direttore
generale (con responsabilità anche per Spagna e Portogallo), Gustavo
Pavisic – che si occuperà soprattutto di attività di consulenza e
presales, per supportare i partner, siano essi rivenditori puri,
system integrator o implementatori, che si interfacciano con gli
utenti finali". La realtà italiana non parte da zero, potendo
contare su una trentina di clienti, in gran parte multinazionali, ma,
per dirla tutta, anche in larga misura già acquisita un anno e mezzo
fa, a testimonianza che il lavoro locale oggi riprende quasi dal
punto di partenza. "Ma siamo più forti di prima – puntualizza
Pavisic – perché possiamo proporre una serie di soluzioni
realmente basate su Internet e non, come in molti altri casi, in
architettura client-server più o meno rivista e corretta. E poi
abbiamo il Crm, grazie all’acquisizione di Vantive, completata
qualche mese fa". Quest’ultimo aspetto può essere un punto di
forza in un mercato italiano che sta scoprendo ora le potenzialità di
queste applicazioni, ma i concorrenti si presentano agguerriti e
forti di alleanze con nomi altisonanti e ben radicati presso l’utenza
(Siebel con Ibm e altri, Clarify con Sap): "Abbiamo il vantaggio
di poter disporre di una suite modulare – riprende Mackay
–quindi scomponibile e integrabile in soluzioni best-of-breed e
personalizzabili per le esigenze della clientela".
Le multinazionali e le grandi aziende restano il target primario di
Peoplesoft anche in Italia. Basandosi su quanto già raccolto con Hrms
(la soluzione di gestione delle risorse umane) e nei servizi
finanziari, l’azienda partirà indirizzandosi verso alcuni mercati
verticali, come le telecomunicazioni, la finanza e il credito. Per
avvicinare le piccole e medie aziende, invece, è partita da poco
negli Usa una strategia di e-center Asp, che sarà in seguito
esportata in Europa e anche in Italia.