La società, che produce scarpe a marchio Keys, ha dotato gli agenti di un ufficio mobile: cellulare, dispositivo per l’accesso alla rete e stampante wireless. Alcuni utilizzano anche uno smartphone
Fondata a Brescia nel 1966, Miber è nata come calzaturificio e si è
affermata nel tempo sul mercato delle scarpe da donna. Negli anni 90, la creazione
del marchio Keys ha trasformato profondamente la società, che ha abbandonato
la struttura manifatturiera tradizionale per diventare una realtà internazionale
con un giro d’affari di 25 milioni di euro e una produzione di un milione
di paia di scarpe l’anno.
Il management coinvolto
Fino a pochi anni fa, Miber aveva rapporti unicamente con 80 distributori all’ingrosso,
ai quali era demandata la gestione dei dettaglianti. A questo canale è
stata recentemente affiancata la vendita diretta, attraverso una decina di negozi
a Milano, Roma e Reggio Emilia. Questo ha reso necessaria la riorganizzazione
dell’ufficio commerciale e della rete degli agenti, deputati a gestire
quasi 1.200 clienti con una media di 200 ordini al giorno. Nel 2002 tutti i
processi commerciali sono stati digitalizzati, con l’implementazione di
Ww.agenT, applicativo di gestione degli ordini della software house Gulliver.
«Ciascuno dei nostri 25 agenti ha oggi a disposizione un ufficio mobile,
che include un telefono cellulare, un dispositivo per l’accesso alla rete
e una stampante wireless – racconta Carlo Cavaciocchi, direttore marketing
e responsabile dei sistemi informativi di Miber -. Alcuni utilizzano un
portatile o un palmare, molti hanno scelto gli smartphone Nokia».
Grazie ai Nokia 9210i Communicator, ogni agente può collegarsi via Gsm
alla sede centrale e inserire gli ordini dei propri clienti direttamente nel
sistema informativo. Prima era necessario che l’agente trasmettesse
l’ordine cartaceo, via fax, all’ufficio commerciale e gli operatori
dovevano provvedere all’inserimento manuale. Anche i dirigenti utilizzano
Ww.agenT, per controllare le vendite e l’andamento delle collezioni, verificando
l’operato della forza vendita attraverso statistiche, report e ricerche
incrociate. «Ogni dirigente ha uno smartphone con cui può collegarsi
al sistema informativo aziendale e visualizzare le informazioni di cui ha bisogno
– sottolinea il manager -. Questo è utile soprattutto nelle prime
settimane delle campagne stagionali, quando è necessario un monitoraggio
costante delle vendite».
Una extranet avanzata
La flessibilità del modello organizzativo consente, infatti, di modificare
la collezione base anche nel corso della stagione. «Nel 2005
– prosegue Cavaciocchi – sono stati elaborati quasi 5.000 ordini, per un
totale di 160.000 righe. Nonostante questo volume di dati, siamo riusciti a
gestire l’intero processo senza dedicare nuove risorse all’ufficio
commerciale e riducendo sensibilmente i margini di errore». In futuro
è prevista la realizzazione di un portale Web che offrirà nuovi
servizi. Ogni utente avrà, infatti, un profilo personalizzato per accedere
al sito e consultare autonomamente diversi livelli di informazioni: gli agenti
potranno vedere lo status dei propri ordini e la disponibilità dei prodotti
a magazzino; i clienti potranno consultare i dati relativi alle transazioni
aperte mentre i dirigenti avranno a disposizione funzionalità di reportistica
e Business intelligence.





