Tra il 2004 e il 2005 la necessità del Cecum di avvalersi di una soluzione capace di offrire una potenza di calcolo maggiore diventa il volano di una reigegnerizzazione architetturale della server farm. «Il cluster – racconta Dora Magaudda …
Tra il 2004 e il 2005 la necessità del Cecum di avvalersi di una soluzione
capace di offrire una potenza di calcolo maggiore diventa il volano di una reigegnerizzazione
architetturale della server farm. «Il cluster – racconta Dora
Magaudda del Cecum – cominciava a mostrare limiti in termini di flessibilità
e di performance. Le politiche adottate, vincolate alla tecnologia pregressa,
non consentivano una gerarchia né sulla tipologia del workflow né
sull’occupazione della memoria, con una ricaduta negativa su tutto il
sistema. Si doveva gestire il traffico di un centinaio di utenti che movimentavano
moli di dati per tempi indefinibili, occupando consistenti risorse di calcolo.
Oltre a congestionare la rete, gli output sovraccaricavano gli spazi d’archiviazione».
La distribuzione della potenza elaborativa era poco efficiente e gli spazi
di memorizzazione troppo limitati. Il management decise, allora, di centralizzare
il controllo, per sviluppare nuove politiche di gestione e semplificare i processi
di manutenzione della server farm. Tra gli asset, oltre alla salvaguardia degli
investimenti, l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse di calcolo
e un bilanciamento del traffico, ampliando il parco utenti. È stato,
quindi, adottato un secondo cluster, motorizzato Itanium2, composto da sei macchine
Hp Integrity quadriprocessore, affiancate da altri due apparati: uno per il
front-end e l’altro per la gestione della parte grafica, mentre lo storage
è un apparato da 2 Tb, espandibile a 40. Invece di una migrazione, partizionando
la server farm il management sfrutta ambedue gli ambienti, mantenendo il primo
cluster per le attività didattiche degli studenti e spostando sul secondo
il carico di lavoro di ricercatori e docenti.
«I risultati sono eclatanti: per certe tipologie di job la potenza
elaborativa è incrementata di quasi due ordini di grandezza – sottolinea
Magaudda -. Prima, per effettuare calcoli matriciali pesanti, gli utenti
aspettavano anche diverse settimane; oggi, il processo si riduce a meno di una
giornata. Il bilanciamento del traffico avviene secondo politiche di trasparenza
e razionalizzazione e, tramite la gestione da portale, è possibile centralizzare
la gestione dell’intero parco applicativo consentendo, con una licenza
unica, una politica di condivisione del software».





